Un’urna speciale eco-compatibile per accogliere le ceneri del caro estinto.
Anche il mondo del design si è mobilitato per rispondere all’esigenza sempre più crescente di questi ultimi anni, quella cioè di ricorrere alla cremazione.
Per quanto poco entusiasmante sia l’argomento, è di fatto una scelta a cui ci si affida sempre più e per varie ragioni.
Non poche, infatti, sono le realtà produttive che hanno investito in questo settore, cercando di offrire risposte eco ai tanti che desiderano affidarsi a un tale tipo di sepoltura.
Ecco allora che in commercio troviamo nuove tipologie di urne che presentano delle singolari caratteristiche.
Si tratta di urne cinerarie attraverso le quali è possibile rendere “vivo” il caro estinto proprio grazie all’utilizzo delle sue ceneri.
Queste, infatti, opportunamente collocate, contribuiranno ad alimentare e, quindi, a far vivere un altro essere vivente, una pianta nella fattispecie che, in questo modo, sarà ulteriore testimonianza del nostro passaggio.
Urna Rinascita, ad esempio, si presenta come un’urna in legno di tiglio massiccio al 100% naturale e non trattato. E’ realizzata a mano in un laboratorio toscano e, per questo, è un pezzo unico. Inoltre è biodegradabile al 100%.
La sua particolarità sta nel fatto di essere dotata di uno spazio in cui inserire la foto del caro e le coordinate GPS, necessarie ad individuarne l’esatto luogo di collocazione.
Istruzioni d’uso
1.Togliere il coperchio di legno massiccio dall’Urna Rinascita.
2. Togliere dall’interno dell’Urna la tavoletta microforata (1*) e porre in fondo all’urna le ceneri derivanti dalla cremazione.
3. Porre la tavoletta microforata (1*) sopra le ceneri.
4. Inserire sopra la tavoletta la terra del luogo fino a riempire completamente l’urna.
5. Scavare nel terreno un buco di almeno 40 cm di profondità e largo 30 cm ed inserirvi dentro l’Urna.
6. La parte superiore dell’urna deve rimanere appena sotto il livello del terreno (2 – 3 cm): inserirvi quindi una piantina già germinata a piacimento (un albero appena nato, una pianta o un fiore).
7. Innaffiare periodicamente secondo le necessità del tipo di pianta inserita inserita e del periodo dell’anno prescelto.
8. Dopo 1 anno l’urna in legno si è completamente biodegradata, e rimarrà soltanto il nostro albero, pianta o fiore.
Altra possibilità è quella offerta da Bios Urn, vera e propria capsula, realizzata con materiali biodegradabili al 100%.
La particolare forma a cono è stata studiata per trattenere le ceneri nella parte inferiore ed aiutare così lo sviluppo radicale dell’albero.
BIOS URN è un’urna che può essere collocata e piantata in qualsiasi ambiente naturale esterno a differenza di Bios Incube, l’incubatore che trova posto all’interno delle nostre case e in cui poter alloggiare la Bios Urn.
Questo sistema è dotato di un impianto di irrigazione integrato che irriga automaticamente l’albero messo a dimora, garantendo un’autonomia di 3 settimane.
Dei sensori ne permettono il corretto funzionamento.
E’ stato pensato per l’urna Bios che si inserisce perfettamente all’interno.
La Bios Urn si bio-degraderà durante il periodo di incubazione, diventando lentamente una parte del suolo e del sottosuolo. Una volta che l’albero è cresciuto, Bios Incube ne controlla le dimensioni permettendo di trapiantarlo dove si vuole.
Sistemi ingegnosi per farci sentire, anche dopo l’estremo saluto, vicini ai nostri cari, in un vero atto di rinascita.
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