PhEST – See Beyond the Sea torna anche quest’anno a trasformare Monopoli in un museo a cielo aperto, una mostra diffusa, continuando ad aprire e riaprire le porte di antiche chiese e storici palazzi, per soddisfare quanti per studio, passione e professione hanno interesse per il mondo della fotografia e dell’arte. Quest’anno la novità è “Casa Santa”, tra il porto vecchio e la chiesa di Santa Teresa: un convento la cui storia inizia a fine Cinquecento ad opera dell’ordine dei carmelitani scalzi e successivamente gestita fino agli anni 80 dalle suore, che si occupavano dell’accoglienza di giovani bisognose.
PhEST per quasi due mesi (dal 9 settembre al 1° Novembre) porterà ancora una volta a Monopoli il meglio della fotografia e dell’arte da tutto il mondo ad approfondire il tema dell’anno: “FUTURO”, indagato nelle sue molteplici forme e secondo alcuni macro-temi come l’ambiente, la storia, l’umano e la tecnologia. Sarà l’occasione per evocare l’interconnessione tra differenti piani temporali immaginando un’epoca dominata dall’Intelligenza Artificiale e dagli algoritmi. «Proveremo a declinare il tema in ogni modo possibile non solo dal punto di vista dei contenuti con 32 mostre dedicate al Futuro, ma quest’anno più che mai anche dal punto di vista della forma con l’uso nelle esposizioni di ledwall, VR, fotogrammetria, intelligenza artificiale, robot, proiezioni immersive, realtà aumentata, riconoscimento facciale…» sottolineano gli organizzatori del festival.
È da qui che a Monopoli, in Puglia, il prossimo 9 settembre (e fino al 1° Novembre) parte la settima edizione del Festival internazionale di fotografia e arte diretto da Giovanni Troilo, in collaborazione con la curatrice Arianna Rinaldo e la project manager Cinzia Negherbon. Il festival ospiterà i lavori di alcuni tra i più quotati artisti di diverse nazionalità: Olanda, Inghilterra, USA, India, Turchia, Germania, Ucraina, Russia, Belgio, e altri. E ben 3 residenze artistiche con artisti di fama internazionale dedicate al territorio.
Trentadue le mostre previste in questa settima edizione divise tra Palazzo Palmieri, da sempre cuore pulsante del Festival, che ne ospiterà ben 16, Casa Santa che ne ospiterà quattro, la chiesa dei SS. Pietro e Paolo con due mostre arricchite da un “gioco” interattivo per il pubblico per “eliminare le immagini inutili e superflue che ci circondano”, il Castello Carlo V e la Chiesa di San Salvatore con una mostra ciascuno e poi altri otto lavori e artisti in esterna tra Porto Vecchio, Antica Muraglia di Portavecchia, lungomare di Portavecchia, lungomare Santa Maria, Molo Margherita, il nuovo prato accanto all’area skate park, Piazzetta Santa Maria, via Garibaldi e via Comes.
Nello specifico a Palazzo Palmieri ci saranno i lavori di Christian Jankowski con “Heavy Weight History”, Cooper & Gorfer con “Between These Folded Walls, Utopia”, Davide Monteleone con “Sinomocene”, Bil Zelman con “And Here We Are: Stories from the Sixth Extinction”, Arko Datto con “Where Do We Go When The Final Wave Hits”, il duo di artisti Schirra/Giraldi con “Da pietra a bosco”, Tommaso Rada, vincitore del Premio PhEST Pop-Up Open Call con “A Story on Oil, Pollution and Racism”, Lisetta Carmi con “Puglia 1960 – le prime immagini”, un omaggio all’artista recentemente scomparsa e vincitrice del premio Italics d’Oro di Panorama Monopoli, Frederik Heyman con “A Speculative Present”, Salvatore Vitale con “Compressed Prism”, Marcel Top con “Sarah Hodges”, Cristal Reza con “My World”, Noeltan Arts con “MaTerre VR Experience” con la regia di Antonello Faretta, Collective no:topia con “AI ORACLE”, Piero Percoco + Sam Youkilis con la loro residenza“Live from Monopoli!” e infine Sano/sano con “2021”. A Casa Santa, invece, si troveranno i lavori di Alexander Gronsky “Reenact/Repeat”, Yelena Yemchuk “Odesa”, Julia Krahn “St. Javelin” e Max Magaldi “Timelines”. Nella chiesa dei SS. Pietro e Paolo ci saranno il progetto di Erik Kessels & Thomas Mailander “Smash Gallery” e il lavoro di Alessandro Cracolici incluso quello fatto in residenza di arte generativa “PhACES”. Il Castello Carlo V ospiterà “The Day May Break” di Nick Brandt e la chiesa di San Salvatore “Cielofuturo” di Francesco Tosini. Chiudono questa edizione di PhEST le mostre in esterna con “Under This Sun” di Mattia Balsamini, artista in residenza assegnato sulla Puglia del futuro in mostra al Porto Vecchio, Quinn Russell Brown con “Rewind” sull’antica muraglia di Portavecchia, Işık Kaya & Thomas Georg Blank con “Second Nature” sul lungomare di Portavecchia, Michela Benaglia + Emanuela Colombo con “Beatle in the Box” sul lungomare Santa Maria, Zhang Chuang sul prato vicino all’Area Skate Park, “PhEST Pop-Up Open Call – FUTURO” sospesa tra i palazzi in via Garibaldi, via Comes e Piazzetta Santa Maria, e una mostra con foto del telescopio spaziale James Webb (ESA) sui new jersey del Molo Margherita. A questi si aggiunge un intervento di realtà aumentata sul murale “Beyond the Sea” realizzato in Largo Portavecchia da Millo per PhEST nel 2020, che diventerà “Millo Reloaded”, grazie all’intervento del motion designer Fabrizio Centonze che farà prendere vita all’opera originale.
Ben 12 tra tutti quelli citati gli artisti che saranno presenti nelle giornate inaugurali di PhEST il 9, 10 e 11 settembre. Mattia Balsamini, Quinn Russel Brown, Bil Zelman, Francesco Tosini, Salvatore Vitale, Michela Benaglia ed Emanuela Colombo, Alessandro Cracolici, Sarah Cooper, Antonello Faretta – Noeltan Arts, Marcel Top e Collettivo Sano/sano faranno da guide speciali e parteciperanno arricchendo con la loro voce il già fittissimo programma di appuntamenti. Come di consueto, infatti, nel primo fine settimana di apertura sarà possibile non solo ammirare le mostre e i progetti selezionati per questa edizione, ma anche partecipare agli eventi collaterali che PhEST ha organizzato.
Ad aprire il Festival il 10 e l’11 settembre, le Letture Portfolio gratuite che porteranno a Monopoli alcuni tra i più influenti esperti del settore. Il confronto tra alte professionalità e fotografi aspiranti, emergenti e consolidati rappresenta un’attività di grande prospettiva per un festival di livello. Questi i lettori presenti:
-
Ronan Deshaies – Photo editor multimedia, M, Le Magazine du Monde, Le Monde, Francia
-
Emma Bowkett – Direttrice della fotografia, FT Weekend Magazine, Financial Times, UK
-
Jim Casper – Caporedattore e fondatore, LensCulture, Olanda
-
Maysa Moroni – Photo editor, Internazionale e L’Essenziale, Italia
-
Chiara Bardelli Nonino – Senior visual editor, Vogue Italia
-
Carol Körting – Photo editor LFI (Leica Fotografie International), Germania
-
Maurizio Beucci – Head of Leica Akademie, Italia
-
Stefano Carminati – Photo editor, Wired
E ancora i talk organizzati in collaborazione con l’Università degli Studi di Bari. Tra questi quello su “La felicità del neo-Rinascimento” con Stefano Bronzini (Rettore Università degli Studi di Bari Aldo Moro), Marco Tronchetti Provera (AD Gruppo Pirelli), Salvatore Rossi (Presidente Telecom Italia), Simonetta Dellomonaco (Presidente Apulia Film Commission); il talk “Il talento e altre leggende. Consigli pratici e miti da sfatare per lavorare e vivere (meglio)” con Nicolò Andreula e Giulio Xhaet. E ancora “(Non puoi) Fotografare il futuro” con Maurizio Beucci (Head of Leica Akademie Italia) e “Sono arrivati i robot: il futuro inizia oggi” in cui il pubblico farà la conoscenza dei robot Alpha Mini.
E poi incontri e proiezioni a Largo Palmieri in collaborazione con Sky Arte e partner internazionali, eventi musicali come il dj-set con Populous, la performance Moonbird Variations di Ra Di Martino con Silvia Calderoni, il dj-set con Alex Palmieri, sessioni di yoga all’alba e laboratori di robotica sociale dedicati ai giovanissimi. Dal 9 all’11 settembre è in programma anche un’attività in collaborazione con Fuji Instax in cui due fotografi emergenti scatteranno e regaleranno istantanee di momenti indimenticabili agli ospiti.
INGRESSI E INFORMAZIONI UTILI
PhEST – Festival internazionale di fotografia e arte a Monopoli
DAL 9 SETTEMBRE AL 1° NOVEMBRE 2022
INAUGURAZIONE 9 SETTEMBRE ORE 19.30
APERTURA STRAORDINARIA NELLE GIORNATE INAUGURALI DEL 10 e 11 SETTEMBRE
orario continuato dalle 10 alle 22
APERTURA AL PUBBLICO DAL 10 SETTEMBRE AL 1° NOVEMBRE 2022
OUTDOOR 8 MOSTRE SEMPRE APERTE A INGRESSO GRATUITO
INDOOR 24 MOSTRE APERTE AL PUBBLICO CON BIGLIETTERIA
Palazzo Palmieri, Castello Carlo V, Chiesa di SS. Pietro e Paolo, Chiesa di San Salvatore, Casa Santa
Gli orari dal 12 settembre:
lunedì: chiuso
dal martedì al venerdì: 10-13 | 17-21
sabato e domenica: 10-13 | 17-22
Biglietto intero 9 €
Biglietto ridotto 6 €
Riduzione valida per Possessori di biglietto Trenitalia per Monopoli, gruppi di 10 persone, studenti UniBa, soci FIAF, residenti del Comune di Monopoli.
Scolaresche dal 20 settembre
Prenotazione info@phest.it
3€ per studente
Ingresso gratuito
Under 14 e giornalisti con tesserino (previo contatto info@milaufficistampa.it).
PhEST – See Beyond the Sea è prodotto e promosso dall’associazione culturale PhEST, con il sostegno di Regione Puglia – POC PUGLIA 2014-2020 – Azione 6.8: “Palinsesto Pugliapromozione – Teatro Pubblico Pugliese: Puglia autentica meraviglia” Annualità 2022 e del Comune di Monopoli – Assessorati alla Cultura e al Turismo e Università degli Studi di Bari Aldo Moro.
Main Partner: UniBa – Università degli Studi di Bari Aldo Moro
Con il patrocinio di: Apulia Film Commission e Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale
Main Sponsor: Masseria Torre Coccaro e Tormaresca
Sponsor: Icam, Maldarizzi, Acqua Orsini, Hevò
Partner culturali: Treccani, Pro Helvetia, LensCulture, Leica Akademie Italy, PhMuseum, LFI-Leica Fotografie International, Noeltan Arts, Panorama|Italics, Il Fotografo, PLD Artech, FIAF, Odessa Photo Days, DIG
Media Partner: Sky Arte
Official Carrier: Trenitalia
Sponsor Tecnici: Fuji Instax, Pubblicità & stampa, Santa Maria 24
Partner: JEZZ SET PRODUCTION, ASP Romanelli Palmieri, OTM, OCS, Palazzo Fizzarrotti – Fondazione HEART, Kambusa, Vivaio Enzo La Pietra, Moregana
Festival internazionale di fotografia e arte, nato nel 2016 a Monopoli in Puglia, PhEST è fotografia, cinema, musica, arte, contaminazioni dal Mediterraneo. Un modo per restituire voce propria alle mille identità che compongono il mare in mezzo alle terre, ridefinendo un nuovo immaginario.