Foto di aurelio candido. Licenza.
Incastonata tra il Parco Nazionale del Gran Sasso e i Monti della Laga, questa cittadina di epoca medievale affascina ancora oggi tanti visitatori
A molti sarà noto per la coltivazione della famosa lenticchia, ma il borgo di Santo Stefano di Sessanio, posto a circa 1250 metri di altitudine, racchiude tra le sue strade e vicoli più di 700 anni di storia.
Posizionato nella parte meridionale del massiccio del Gran Sasso, al di sotto della piana di Campo Imperatore, Santo Stefano di Sessanio gode del panorama offerto dalla valle del Tirino e dalla Piana di Navelli.
Cenni storici
I primi abitanti di questa zona vivevano di agricoltura e pastorizia. Con l’avvento della famiglia De’ Medici, la cittadina divenne un importante centro economico e commerciale grazie alla produzione della lana “carfagna”, che veniva esportata in tutta Europa.
Nell’ultimo secolo si è assistito a un progressivo spopolamento, interrotto anni fa dal provvidenziale intervento di un imprenditore italo-svedese, Daniele Kihlgren, che ha finanziato la riqualificazione e ristrutturazione di parte delle abitazioni, seguendo un progetto chiamato “albergo diffuso Sextantio”, che prevede la riconversione di case abbandonate in alloggi per turisti e visitatori.
Questa iniziativa ha fatto sì che, con il tempo, la città rifiorisse a nuova vita, ripopolandosi di botteghe, laboratori di artigiani e negozi caratteristici, in un incantevole contesto naturale e ambientale.
Storia e natura
Per accedere alla città si passa dalla Porta Medicea, dal nome della famiglia De’ Medici, signori della città tra il 1579 e il 1743, e di cui la Porta reca ancora lo stemma.
Anche la Torre Medicea, simbolo della città, è un riferimento al dominio della famiglia. La struttura è stata ricostruita in seguito al terremoto del 2009, che l’aveva distrutta quasi completamente.
La Chiesa Madre di Santo Stefano Martire dona il nome alla città: è situata al di fuori delle mura e ospita al suo interno tele e icone religiose risalenti al XVI secolo.
Nei dintorni, merita una visita la Cappella della Madonna del Lago: posta proprio di fronte allo specchio d’acqua in cui si riflette, offre uno scorcio di paesaggio da cartolina, con il piccolo edificio solitario immerso nella natura, e il tempo scandito solo dallo scorrere delle stagioni che muta i colori circostanti.
Luoghi di interesse nelle vicinanze
A circa mezz’ora in auto da Santo Stefano di Sessanio troviamo le Grotte di Stiffe: una risorgenza (cioè un punto in cui un fiume sotterraneo torna in superficie) da cui è possibile percorrere un tracciato segnato da giochi di luce, ammirando laghetti circondati da stalattiti e stalagmiti, che si conclude con una fragorosa cascata (che mostra nel periodo invernale tutta la sua imponenza), in un’atmosfera suggestiva unica.
Per la visita, della durata di 1 ora, è sempre consigliato un abbigliamento adeguato alla temperatura, che rimane per tutto l’anno attorno ai 10°C.
Da segnalare anche la poca distanza con Rocca Calascio, ad appena 15 minuti, e conosciutissima per il suo Castello, scenario di numerose produzioni cinematografiche. Fu costruito a scopi difensivi durante il regno di Ruggero d’Altavilla, tra il 1140 e il 1239.
La Rocca, situata su un’altura a più di 1400 metri d’altitudine, è una delle più elevate d’Europa e domina la vallata sottostante, sullo sfondo del massiccio della Majella.