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Filtri antifumo, una sicurezza in più contro gli incendi

Foto di HG-Fotografie da Pixabay

Abbiamo più volte parlato dell’importanza di installare un buon sistema di protezione passiva antincendio, dai materiali isolanti e incombustibili, all’uso di particolari intonaci.

A volte però, il fumo può rappresentare un pericolo pari, se non maggiore, del fuoco: per questo esistono altri accorgimenti, che rientrano nell’ambito della protezione attiva antincendio, come la pressurizzazione dei locali filtro a prova di fumo (PDS – “Pressure Differential Systems”).

Il filtro fumo è un’area protetta che serve ad impedire che fumi e gas invadano i compartimenti contigui a quello dove l’incendio si è generato. In questo modo si facilita la fuga degli occupanti, con minori rischi per la loro salute.

Possono essere locali dotati di sistemi di scambio d’aria con l’esterno, oppure stanze provviste di un camino di ventilazione.

La terza opzione prevede che il locale venga mantenuto in sovrappressione, tramite un dispositivo che aspira aria dall’esterno.

multimaster black evo

immagine ©Sacop

Questo sistema sta prendendo piede negli ultimi anni, per via del fatto che non risente del contesto ambientale e dei suoi tipici imprevisti (come, ad esempio, vento avverso alla direzione di evacuazione dei fumi, che può ostacolare il flusso in uscita).

Pressurizzazione dei locali: come funziona

Un esempio ci viene dalla Sacop, azienda storica nella fabbricazione di protezioni antincendio: è stata la prima azienda ad introdurre questo tipo di soluzione, con la tecnologia Master Black, progettata per separare due ambienti adiacenti, in modo che almeno uno dei due rappresenti un passaggio sicuro in caso di incendio.

In particolare, il Multimaster Black EVO è destinato a locali con un elevato numero di porte, o a zone dotate di vani scala o piccoli atri.

immagine ©Sacop

È caratterizzato da più unità ventilanti (le unità Black EVO), sotto il comando di un unico quadro di controllo, denominato unità Multimaster, provvisto di display digitale per visionare ogni variazione delle impostazioni dell’impianto e per eventuali segnalazioni di guasti.

In caso di incendio, il dispositivo avvia il ventilatore che, immettendo aria dall’esterno, mantiene respirabile l’aria all’interno del locale, predisponendola al passaggio di persone.

Il prodotto si adatta sia alle esigenze dell’edilizia residenziale che commerciale, ospedaliera, scolastica, alberghiera, infrastrutturale e terziaria.

Sistemi di pressurizzazione antincendio SVP

Sistemi di pressurizzazione SVP, immagine ©Maico Italia

Anche il sistema di pressurizzazione SPV5, che comprende 2 pressurizzatori, ha lo stesso funzionamento e caratteristiche simili al Multimaster di Sacop.

Anche in caso di black out, il sistema SPV5 può rimanere operativo per 180 minuti, grazie alle batterie interne, mantenute cariche dalla normale alimentazione.

Con un’attenta manutenzione a cadenza almeno semestrale, avremmo a disposizione un sistema attivo di protezione antincendio efficace e sicuro, utile soprattutto in edifici adibiti a contenere un alto numero di persone, come uffici e scuole.