Lo studio viennese Labvert è un noto studio di design che, sempre più spesso, lega la sua firma ad importanti marchi internazionali come Dior Cosmetics, Hennessy e Chivas, Royal Salute e molti altri.
Ultimamente Spephan Vary, con la collaborazione del suo team, ha inaugurato la fabbrica di Birra artigianale R.M. Muller Bier.
Lo studio Labvert ha creato, per la degustazione delle birre, un tavolo dall’alto valore evocativo.
Si tratta di un desk curvo realizzato nelle sfumature tipiche della birra, dal giallo all’ocra passando al caramello fino al brown, ovvero tutte le colorazioni della bevanda prodotta e servita.
photo: Andreas Scheiblecker concentrate nella parte centrale del tavolo.
La parte più esterna, infatti, è principalmente bianca ed è necessaria per poter apprezzare a pieno il colore della birra durante la fase di
degustazione.
Nella parte centrale del tavolo, inoltre, sono inseriti 5 contenitori in argilla che, al tempo stesso, hanno la funzione di refrigeratori e che offrono un’ottimale presentazione delle bottiglie di birra.
Anche il mobile pensato per lo stoccaggio delle bottiglie è stato influenzato dal metodo di fermentazione della birra.
In effetti durante questa fase le bottiglie devono essere collocate verticalmente e, anziché adottare classici ripiani, si è preferito
alloggiare le bottiglie in verticale, con uno speciale gioco di incastri di doghe di rovere.
La “vetrina” così realizzata permette di esporre, in modo innovativo, le cinque varietà di birra prodotte nella fabbrica.
photo: Andreas Scheiblecker
Anche i bicchieri sono particolari e sono stati realizzati sempre su disegno dello Studio Labvert.
Stephan Vary, Labvert
Lo studio di architettura e design Labvert è stato fondato nel 2001 da Stephan Vary a Vienna.
Si occupa di architettura, di design, di allestimento di negozi e di interior design.
Lo studio ha firmato soluzioni per brand di fama internazionale quali Dior, Giorgio Armani, Hennessy and Chivas, Royal Salute come anche per marchi austriaci quali Römerquelle and Palmers.
In copertina foto di Andreas Scheiblecker
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