Alfredo Aguilera, Sophie Aguilera, Franco Ciuti, María De Andrés, Massimo Luccioli, Sabine Pagliarulo, Paolo Porelli, Nuria Torres, Barbara Vistarini
VERNISSAGE VENERDÌ 31 AGOSTO 2018 – Argillà
Palazzo Muky, Piazza 2 Giugno – Faenza
Venerdì 31 agosto 2018 alle ore 18.30, la galleria Honos Art di Roma presenta “Abscondita Veritas”, una installazione di scultura ceramica contemporanea all’interno della decima edizione di Argillà Italia, Festival Internazionale della Ceramica.
Il progetto artistico di Honos Art, al quale partecipano nove artisti internazionali, ha come perno centrale un divano, Morfeo, elaborato con materiale di scarto di frammenti ceramici di Faenza, intorno al quale vengono posizionate diverse figure umane in terracotta e gres alternate ad altre opere di un diverso significato che riflettono circa le sorprendenti capacità di mutamento della materia.
La performance si presenta come un lavoro complesso impegnato nel dare nuova identità e valore a forme o situazioni che apparentemente hanno esaurito il proprio ciclo vitale rischiando l’accantonamento o la discarica fisica o metaforica. La pelle di Morfeo, opera concettuale di Barbara Vistarini, è costituita da centinaia di frammenti in ceramica come a voler sintetizzare un dramma ambientale e attraverso la sua catarsi indicare, dunque, un superamento e un riinizio. Dallo scarto può nascere bellezza.
Intorno al divano si collocano significative sculture che approfondiscono la narrazione. Alcune sono d’impronta figurativa, ma piene di forti rimandi evocativi come sono le fragilità espresse in Leda di Sophie Aguilera e la nuova innocenza, il rinascere di Child again, scultura di Nuria Torres, mentre le figurazioni di La Primera, opera di Paolo Porelli, e i due Offerenti di Massimo Luccioli hanno un racconto che, nel primo caso, appartiene a pieno ad un archetipo simbolico e, nel secondo, ad un’astrazione dinamica. Oltre alle figurazioni troviamo tre opere di Franco Ciuti: Origine, Corteccia e Disco materico che fungono da omaggio alla natura e al creato nella performance. Il gruppo di otto cubi intitolato Manhattan Times Square di María De Andrés e Alfredo Aguilera circoscrive in modo plastico lo spazio urbano della rappresentazione. Infine, l’opera Pulse di Sabine Pagliarulo è una perfetta sintesi del percorso introspettivo di ricerca che deve fare l’artista con la verità celata della materia riuscendo a mostrare le molteplici sfumature poetiche che porta al suo interno.
Tutte le opere hanno un significato ed una funzione collettiva. Tra di esse c’è relazione e interdipendenza. Indicano un stesso obiettivo al quale ci si arriva da percorsi e letture differenti, dal pensiero, dalla natura, dalla storia dell’oggi, dalle emozioni metafisiche, da una convinzione ecologica, dalla capacità di trasformare e trascendere ciò che siamo in modo da essere capaci di ascoltare le verità nascoste che abitano insieme a noi e che spesso sono la nostra parte migliore, il nostro motore silenzioso. Ad esse è dedicata l’installazione Abscondita Veritas.