L’antico porto etrusco e il santuario di Pyrgi sono tornati finalmente alla luce.
Oggi, grazie alla tecnologia della realtà virtuale, si può far rivivere tutto e fare un tuffo nel passato con un’esperienza immersiva anche nel lontano e affascinante mondo etrusco dell’area sacra di Pyrgi.
Il Castello di Santa Severa, recentemente inaugurato dal presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, accoglie per l’estate 2018 quanti vorranno provare l’ebrezza di catapultarsi nel passato.
Si offre la possibilità di guardare con i propri occhi virtuali la magnificenza di Pyrgi e dell’antico porto etrusco.
I nuovi allestimenti museali, sotto la guida del direttore Flavio Enei, offrono una possibilità unica nel suo genere: visitare in realtà virtuale il VII sec. A. C., quando cioè Pyrgi era tra i più importanti scali marittimi di tutta l’Etruria.
L’antico porto, distante solo 13 Km dalla potente Caere, poi chiamata Cerveteri, fu il porto principale e di riferimento di tutta l’area, accogliendo barche ed imbarcazioni da tutto il mediterraneo.
La nuova musealizzazione è stata ideata dallo studio dell’architetto Carlo Lococo e , attraverso la tecnologia dell’Innovation Lab, sviluppato da LAZIOcrea, è possibile effettuare un tour virtuale.
I contenuti, infatti, sono stati accoppiati a monitor multitouch oppure a sistemi video immersivi, anche interattivi, basati su pellicole trasparenti e/o vetro.
Le soluzioni tecnologiche adottate, innovative e multimediali, sono state applicate all’interno di alcune strutture del complesso monumentale, come la Rocca e la Sala Nostromo, posta al piano terra dell’edificio che delimita la corte interna.
Nelle postazioni dotate di oculus rift si potrà provare un’esperienza di realtà virtuale accompagnati dalla voce narrante di Mario Tozzi, noto geologo e divulgatore scientifico.
Il visitatore salirà a bordo di una nave fenicia, andrà alla scoperta dei templi nell’antica
area di Pyrgi.
La città era uno dei porti di Caere (l’antica Cerveteri) e, tra il VI ed il IV secolo a.C., rappresentava uno dei più importanti scali commerciali del bacino del Mediterraneo.
Possedeva almeno due santuari di rilevanza internazionale: un tempio della fine del VI secolo a.C. dedicato a Uni/Astarte (denominato Tempio B nell’area di scavi) e un tempio della prima metà del V secolo a.C. dedicato a Thesan/Leucotea (Tempio A).
Inoltre in loco sono state rinvenute le famose “ lamine d’oro” scoperte l’8 luglio 1964, durante una campagna di scavo diretta da Massimo Pallottino presso Santa Severa.
I visitatori potranno scaricare una App mobile con realtà virtuale e realtà aumentata per IOS e
Android, sviluppata da LAZIOcrea, che offrirà tutte le informazioni.