Installazione Arte Rigenerante _ ph www.facebook.com/crackingart
Cracking Art – Arte Rigenerante
a cura di Stefano Papetti, Elisa Mori e Giorgia Berardinelli
FORTEZZA – Acquaviva Picena
GIARDINO ” NUTTATE DE LUNE “- San Benedetto del Tronto
Opening 7 luglio 2018
Grandi animali “mansueti” dai colori improbabili e dalle dimensioni esagerate.
In arrivo l’invasione pacifica e silente di Arte Rigenerante, la nuova installazione artistica proposta da Cracking Art per il territorio marchigiano.
cracking art
Si tratta delle creature ideate da Cracking Art, prese in prestito dal mondo animale per scuotere l’osservatore sull’annoso problema dell’inquinamento plastico.
Bestiole in libertà tra le architetture medievali della Fortezza di Acquaviva Picena e il giardino Nuttate de Lune a San Benedetto del Tronto.
Cracking Art . Arte Rigenerante è un percorso espositivo pubblico, una installazione di arte diffusa su brani di territorio e che abbraccia i due centri marchigiani.
La singolare mostra, al via dal 7 luglio e visitabile fino al 30 settembre 2018, è stata promossa dall’Associazione culturale Verticale d’Arte, con la collaborazione del Comune di Acquaviva Picena e del Comune di San Benedetto del Tronto.
L’esposizione è stata realizzata anche grazie al patrocinio del Ministero dei Beni Culturali, dell’ENIT – Agenzia Nazionale del Turismo, della Regione Marche e della Provincia di Ascoli Piceno.
Una sorta di invasione pacifica, lenta ed inesorabile, in cui sculture plastiche zoomorfe occupano prepotentemente i nostri luoghi, gli spazi della vita quotidiana.
Ferme e immobili, quasi ad attenderci, sono pronte a ricordarci che, se non si fa qualcosa di reale e concreto, presto la plastica arriverà nei luoghi che amiamo di più, e non certo sotto forma di arte.
Quello che può sembrare un gioco, in effetti, è un attento esame delle condizioni di vita che, incoscientemente, ci stiamo procurando.
E ancora una volta l’arte ci viene in aiuto.
Cracking, dal petrolio alla plastica
Il cracking rappresenta il prodotto della raffinazione del petrolio, un processo chimico con il quale si trasforma il petrolio in virgin-nafta, alla base della plastica.
La Cracking Art è quindi il momento che identifica il passaggio tra il naturale e l’artificiale, la trasformazione dell’organico in sintetico.
Atto cruciale di un fenomeno che si sta ritorcendo su di noi con il temibile effetto boomerang.
Il collettivo artistico Cracking Art ha sentito il bisogno di convogliare in un vero e proprio movimento artistico questo disagio fondando a Biella, nel 1993, la Cracking Art.
Omar Ronda, Alex Angi, Renzo Nucara, Carlo Rizzetti, Marco Veronese, Vittorio Valente gli ideatori e fondatori del movimento.
A loro si deve questo incredibile nuovo linguaggio di segnalazione pericolo, in un mondo che si sta auto-distruggendo sotto l’egida del consumo plastico.
Le Opere sono Moniti
Gli spazi urbani, le piazze, o anche edifici privati e storici si popolano di animali che attirano l’attenzione per i colori vivaci.
E’ stata pensata per scuotere gli animi, riportando ciascuno di noi alla cruda consapevolezza che il mondo in cui viviamo è sempre più artificiale e finto.
Le dimensioni spropositate degli animali servono a destare curiosità e a far riflettere sul grande impatto ambientale e sulla necessità al riciclo.
Rigenerare la plastica aiuta l’ambiente e i suoi numerosissimi abitanti.
Le opere sono realizzate con plastica riciclata, a testimoniare il concreto bisogno di rieducare al concetto di reuse, da estendere il più possibile a tutti i settori e ambiti.
Utilizzare, poi, l’Arte come strumento efficace di riuso, in grado di trasformare della comune plastica in Opera d’Arte, fa sì che ad essa si possa riconoscere nuovi valori, attraverso il linguaggio aulico dell’arte stessa.
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