28 MAGGIO > 5 LUGLIO 2018
Aulo Pedicini
Desassossego,opere inedite 1957-2018
a cura di Loredana Troise
Opening 28 maggio ore 18,00
Castel dell’Ovo – NAPOLI
www.comune.napoli.it
press release
Esplorare l’inquieta parabola artistica di Aulo Pedicini attraverso un’ampia compagine di opere inedite – dagli anni cinquanta ad oggi – è il tema conduttore della mostra Desassossego.
Con un’impaginazione scandita da nuclei tematici in perfetta connessione con le prestigiose sale di Castel dell’Ovo, le opere in mostra (pitture, disegni, acqueforti, xilografie, litografie, sculture, collage, ceramiche) rivelano un’originale e intrigante filigrana, nella quale esperienze poco contigue sono poste sul medesimo piano e si illuminano reciprocamente, in un gioco di rinvii, tracce, suggestioni e richiami storico-artistici.
L’arte di Aulo Pedicini
Saldato al rigore metodologico del mestiere, alle equivalenze di certe forme, al valore semantico delle figure che si generano polimorfiche, l’eclettico e appassionato impegno del maestro, in questa mostra sagoma un archivio di immagini stringenti con i suoi desideri, le sue angosce, le sue passioni. Un impianto che si confonde tra miti e ribaltamenti della psiche, tra poesia dell’istante e disciplina del ricordo.
Distante dalla velocità di ritmi asfittici, Aulo Pedicini pensa all’arte come un saggista che muove dalle sue impressioni, che esplora naufragi, percorrendo silenzi, raschiando l’eccedente, combinando motivi dettagliati con altri appena delineati, fuori da visioni cristallizzate: “Carattere vibrante, indole riservata, pittore della dell’ immaginazione feconda, Aulo Pedicini – scrive la curatrice Loredana Troise – è un sensibile e audace artista, la cui poetica, oscillante fra memoria e innovazione, ben si confronta con i suoi soggetti privilegiati.
Ritratti, nature morte, visioni di paesaggi, vedute di luoghi frequentati nei numerosi viaggi – sempre accompagnati dai suoi preziosi taccuini – evidenziano la sua attenzione verso l’ebbrezza del saper fare con la forza della contemplazione, in un’estrema autonomia di stile, sottolineando l’indole magica di certi interventi del gesto, del segno e della materia”.
Desassossego (termine tradotto da Il libro dell’inquietitudine, di Fernando Pessoa) è un avventuroso diario dello sguardo, che scopre il fascino di una produzione aperta, non ancora sedimentata, dove lo sfumato degli orizzonti e il graduale comporsi di una costellazione di concetti, conferiscono all’evento interesse e attenzione particolari.
Durante la serata inaugurale avrà luogo la performance Non so cos’è il tempo, in cui Aulo Pedicini, accompagnato da Annabella Marotta e Leonardo Pedicini, reinterpreterà alcune indimenticabili pagine di Pessoa. La mostra è stata realizzata in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura e Turismo del Comune di Napoli. Dessassosego dopo il Castel dell’Ovo sarà ospitata a Gaeta presso la Pinacoteca d’Arte Contemporanea “Giovanni da Gaeta”. Per l’occasione sarà pubblicato un libro-catalogo edito da PIESSE – Grafica & stampa, con testi dell’artista, della curatrice Loredana Troise, di Francisco Garcia Martin, Manuela Giangrande Batul, Rolando Giannetti, Gilda Luongo, Federico Sanguineti, Mimma Sardella, Lucilla Stellato ed una poesia di Eugenio Miccini dedicata ad Aulo Pedicini.