28 Aprile – 17 Giugno 2018
ISCHIA | NAPOLI Castello Aragonese
a cura di Valeria D’Ambrosio
Vernissage 28 Aprile ore 19:30
castelloaragoneseischia.com
press release
Vincenzo Frattini (Salerno, 1978) espone al Castello Aragonese di Ischia (NA). La mostra dal titolo La dipendenza sensibile alle condizioni iniziali, sarà visitabile dal 28 aprile al 17 giugno.
L’esposizione, a cura di Valeria D’Ambrosio, promossa e organizzata dagli Amici di Gabriele Mattera, e in collaborazione con la Galleria Giovanni Bonelli, presenta diciassette tra opere a parete, sculture, installazioni e video, che tracciano l’evoluzione degli ultimi dieci anni della pratica dell’artista salernitano.
La mostra trae ispirazione dalla teoria scientifica del caos reinterpretando, da un punto di vista estetico e tecnico, i complessi meccanismi che governano le leggi naturali nel tentativo di rintracciare lo scorrere della vita umana e di fornire un’esperienza diretta della realtà, attraverso la relazione sensibile tra forma e colore.
Il perno concettuale è la nozione di “Dipendenza sensibile alle condizioni iniziali” teorizzata dal meteorologo Edward Lorenz, ossia quel concetto per cui un minimo spostamento di molecole d’aria in un dato luogo può provocare, a distanza di tempo e spazio, un evento di portata estremamente maggiore. Meglio nota come TheButterfly Effect, tale teoria si basa su un attento studio dei sistemi complessi e apparentemente caotici che ha portato alla definizione di un punto di vista nuovo e positivo sul caos, inteso come informazione massima, come fonte e presenza di tutto, piuttosto che come assenza di ordine.
Ed è in quest’ottica che l’esposizione aspira a reinterpretare la teoria del caos tramite le arti visive, attraverso un approccio antologico alla produzione di Frattini. L’allestimento, che per la prima volta supera i confini tradizionali della Chiesa dell’Immacolata per espandersi verso luoghi meno canonici ma ugualmente suggestivi del Castello, vede susseguirsi le opere in un variegato gioco di sospensioni che restituiscono una visione globale ma diversificata della pratica dell’artista.
Se lo spazio della chiesa sconsacrata si pone, infatti, come sintesi della sua intera produzione, il Cimitero delle Clarisse, i cortili, gli scorci sul mare e persino le prese d’aria del Castello si presentano progressivamente come una naturale scenografia in cui tentare di definire un paradigma artistico di quel disordine ordinato che è la vita.
Inaugurazione: sabato 28 aprile ore 19.30