Keinen Imao (1845-1924) Sakura – Kigitaki “Ciliegio in fiore e uccellino kigitaki”
serie Keinen kach ō gafu, “Libro illustrato di fiori e uccelli di Keinen”
firma: Imao Keinen
formato: nimaitsuzuki ō ban tecnica: nishiki-e, stampa broccato editore: Nishimura S ō zaemon
incisore:Tanaka Jirokichi data: Meiji 18, 1885
“Giappone. Storie d’amore e guerra” in mostra a Bologna fino al 9 settembre 2018, una raccolta delle più famose stampe giapponesi, meglio conosciute con il termine ukiyo-e, appartenenti al periodo dell’elegante Edo, l’attuale città di Tokyo.
L’esposizione, a cura di Pietro Gobbi, noto studioso dell’arte giapponese, è ospitata presso il Palazzo Albergati di Bologna, e racconta il Giappone classico nell’arte dell’Ottocento, attraverso la maestria di artisti del calibro di Hiroshige o Utamaro fino ad arrivare al grande e conosciuto Hokusai.
Qui, armati samurai, lottatori di sumo, attori di kabuki, gheishe, le ō iran, accattivanti cortigiane di alto borgo, prendono vita, regalando scorci di vita quotidiana, in un susseguirsi di abitudini e stili di un’epoca tanto lontana, quanto ricca e prolifica per la storia e la cultura artistica giapponese.
Non mancano gli shunga, che tradotto significa “pittura della primavera“, stampe dal gusto esplicitamente erotico che, il più delle volte, venivano sanzionate agli intrepidi editori che le pubblicavano.
In esse ritroviamo la leggerezza e i piaceri del corpo, nel pieno fluttuare della vita, in ogni sua espressione e desiderio.
press release
Geisha e samurai, donne bellissime ed eroi leggendari, attori kabuki, animali fantastici, mondi visionari e paesaggi bizzarri sono i protagonisti della mostra Giappone.Storie d’amore e guerra.
Attraverso una selezione di oltre 200 opere,il Mondo Fluttuante dell’ukiyo–e arriva per la prima volta a Bologna a Palazzo Albergati, calato per l’occasione nella elegante e raffinata atmosfera del periodo Edo, l’odierna Tokyo(1603–1868).
Saranno esposti i più grandi artisti dell’Ottocento giapponese tra cui Hiroshige, Utamaro, Hokusai, Kuniyoshi, ma la mostra offre un panorama completo anche sulla vita dell’epoca in Giappone, con l’esposizione di vestiti di samurai, kimono, ventagli e fotografie.
Il percorso si snoda tra il suadente mondo femminile delle geisha e delle ō iran (le cortigiane d’alto rango) e il fascino dei leggendari guerrieri samurai, il racconto della nascita dell’ukiyo–e e le famose stampe shunga ricche di erotismo, le opere che ritraggono gli attori del teatro Nō e Kabuki accanto a quelle che rappresentano il mondo della natura in tutte le sue manifestazioni –fiori, uccelli e paesaggi.
La mostra sarà corredata da un nutrito programma di attività didattiche e collaterali quali la cerimonia del te, la creazione degli origami e molto altro.
Sarà insomma un meraviglioso viaggio attraverso la storia, l’arte e la bellezza del Giappone.
Con il patrocinio del Comune di Bologna, del Consolato Generale del Giappone a Milanoe della Fondazione Italia Giappone, la mostra è prodotta e organizzata dal Gruppo Arthemisia e curata da Pietro Gobbi grande studioso dell’arte giapponese.
“Noi tutti della Fondazione Italia Giappone – dichiara Umberto Vattani, Presidente della Fondazione Italia Giappone – siamo particolarmente lieti di patrocinare questa bella iniziativa di Arthemisia dedicata alle stampe giapponesi dei grandi Maestri del periodo Edo.
Le celebri ukiyoe ci mostrano figure femminili, samurai e attori di kabuki dalle quali si apprende molto non solo sugli atteggiamenti, sulle acconciature o sulle fogge degli abiti in un’epoca artisticamente molto vivace della storia giapponese, ma anche su tradizioni e abitudini riguardanti un universo più intimo e interiore: l’universo del Mondo Fluttuante fatto di piaceri e di godimento della vita (il “carpe diem” di Lorenzo il Magnifico), lasciandosi andare lungo la corrente del fiume senza voler minimamente cambiare il corso naturale degli eventi. Tutto ciò spiega certamente il modo diverso e singolare con il quale la realtà visibile viene raffigurata, ma dimostra soprattutto il talento straordinario di questi artisti.”
La mostra vede come sponsor tecnico Trenitalia e come hospitality partner Monrif Hotels.
L’evento è consigliato da Sky Arte HD
Il catalogo è edito da Arthemisia Books.