Lievito di birra e acqua nuovo traguardo di ecosostenibilità. Non sono soltanto i classici ingredienti base della pizza. Questa volta si parla di cemento e l’acqua in questione è ossigenata.
Da poco meno di un mese l‘Enea ha brevettato un nuovo sistema per produrre un tipo di cemento ecocompatibile, più leggero di quello tradizionale e dalle alte capacità fono-isolanti.
Pur garantendo le proprietà fisiche e meccaniche che ben conosciamo, questo nuovo prodotto si presenta come un materiale dalla forte resistenza al fuoco e buon isolante termico.
Si tratta di un cemento cellulare, molto più sostenibile dei cementi tradizionali, confezionato attraverso un processo industriale chiamato BAAC – Bio Aerated Autoclavated Concrete.
Con tale processo di lavorazione i costi vengono abbattuti a beneficio di un prodotto a bassissimo impatto ambientale.
Il lievito di birra opportunamente lavorato con acqua ossigenata ha dato vita ad un prodotto leggero, grazie proprio alla forte presenza di cavità prodotte dall’aria.
In questo modo si potrà abbandonare l’impiego della polvere di alluminio, da sempre utilizzata per il confezionamento del cemento e che, a causa dell’alta infiammablità, ha determinato costi di produzione sempre molto elevati, soprattutto per il mantenimento delle condizioni di sicurezza di lavorazione.
Anche la diminuzione degli elementi aggiuntivi quali calce e gesso partecipano al contenimento del costo finale di produzione.
Di recente scoperta, questo processo presenta grandi possibilità di applicazione e di utilizzo.
Sono soprattutto le aziende di settore ad essere molto interessate ai futuri sviluppi tanto da partecipare alle varie fasi di studio con forniture gratuite di materie prime.
Gli studi per arrivare a un simile risultato sono stati condotti parallelamente presso la sede Enea in Basilicata, nei Laboratori e ricerche Trisaia, centro qualificato nella ricerca sostenibile legata alle bioenergie e nel centro vicino Roma in località Casaccia.
09 Dicembre 2017 – Riproduzione riservata
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