Dopo anni di chiusura al pubblico riaprono gli spazi della splendida Basilica dello Spirito Santo a Napoli in Via Toledo.
L’occasione coincide con l’esposizione dell’Esercito più famoso al mondo, patrimonio dell’umanità, quello, cioè, costituito da guerrieri di terracotta provenienti dalla Cina.
In realtà, a Napoli, è esposta una piccolissima parte dell’imponente esercito composto, nella sua interezza,da circa 8000 soldati di terracotta, 18 carri in legno e 100 cavalli.
L’esposizione, infatti, contempla 170 soldati riprodotti in modo sapiente da maestri artigiani grazie all’impiego di calchi ancora esistenti e alla maestria tramandata da generazione in generazione.
I guerrieri, uno diverso dall’altro, insieme ai carri, agli oggetti di vita quotidiana, alle armature, vengono, a detta dei curatori della mostra, esaltati al meglio anche da un sapiente uso dell‘illuminazione che trova in installazioni audiovisive un forte supporto alla percezione del maestoso gruppo scultoreo.
Attraverso l’esposizione il visitatore verrà condotto lontano, in una dimensione spazio-temporale lontana circa 2200 anni dove ritrovare profondi punti di contatto con i costumi partenopei, anch’essi strettamente legati alle celebrazioni riservate al culto dei morti.
Il famigerato Esercito fu realizzato e posto a protezione del monumento funebre di Qin Shi Huangdi, Primo Imperatore cinese, e rinvenuto nel 1974, per caso, da alcuni contadini che lavoravano in un campo alla costruzione di un pozzo.
L’esercito di terracotta risale al 246 a. C. quando cioè l’adolescente imperatore, Qin Shi Huangdi, fortemente angosciato dall’idea di morire e della morte in genere, commissionò la realizzazione di un mausoleo difeso, idealmente, da un intero esercito in terracotta con guerrieri ad altezza naturale.
L’esposizione sarà visitabile fino al 28 gennaio 2018.
28 Ottobre 2017 – riproduzione riservata