Serata interamente dedicata alle stelle, quella del 10 Agosto.
E così, anche il Labirinto della Masone, a Fontanellato, in provincia di Parma, si sta preparando ad accogliere i propri visitatori con un evento che si inserisce all’interno della kermesse musicale Bamboo Jam.
Si tratta di “Stelle per tutti. Musica e Chef al Labirinto della Masone”, l’occasione per visitare un luogo magico, ascoltando dell’ottima musica e assaporando un menù d’eccezione.
La cornice sarà l’incredibile Labirinto verde, unico nel suo genere, voluto, ideato e sognato dall’editore Franco Maria Ricci, in cui, nella notte di San Lorenzo, interamente dedicata agli astri, si potranno gustare i piatti cucinati da importanti stelle Michelin.
L’evento permetterà ai visitatori di attraversare i fitti percorsi di bambù del Labirinto, per “perdersi” tra le trame di un intervento paesaggistico sorprendente, frutto di un progetto visionario e, al contempo, unico e monumentale.
Ci si troverà, così, immersi in un insieme di richiami al mondo classico, riscontrabili nell’impianto del Labirinto sino ad arrivare alle architetture che lo costellano, particolarmente apprezzabili al tramonto e con l’illuminazione serale.
La tipologia di dedalo è quella romana, composta a quattro campi interconnessi che si snodano intorno ad un quadrato centrale.
A differenza dei labirinti romani, però, il Labirinto della Masone diventa innovativo nell’introduzione di elementi desueti, come bivi e biforcazioni.
Caratteristica inconfondibile è, senza dubbio, l’utilizzo del bambù, unica pianta impiegata per la realizzazione delle siepi che, a differenza dei classici bossi, rende contemporaneo un concetto di percorsi ludici molto usati in passato e, certamente, ricchi di simbolismo.
In effetti Ricci usa il Labirinto come vero e proprio manifesto per l’utilizzo di una pianta, il bambù appunto, forse poco impiegata nei giardini e negli interventi paesaggistici italiani.
Le sue caratteristiche di robustezza ed eleganza, l’essere un sempreverde dalle molteplici specie e varietà, lo rendono adatto ad essere usato a scopi paesaggistici, come rottura con un passato maggiormente legato ad essenze autoctone.
Il Ricci spiega come “la passione per il bambù – questa pianta elegantissima, ma così poco utilizzata in Occidente, e specialmente in Italia – mi suggerì la materia prima ideale.”
Il Parco
Il progetto del Labirinto, condotto dall’architetto Davide Dutto insieme a Franco Maria Ricci, ha visto un iter progettuale piuttosto lungo.
Ma il risultato è davvero notevole.
Il Labirinto non è l’unico elemento che costituisce questo grandioso progetto, ma rientra in un più ampio intervento esteso all’area interessata che si costella di edifici in cui l’arte si manifesta e prende vita.
La caratteristica pianta a stella del lotto, ispirata alla classica planimetria della città ideale cinquecentesca, si estende su di una superficie di 8 ettari.
Qui troviamo dislocate diverse architetture con specifiche funzioni, come la Galleria dove trova collocazione la collezione d’arte e di bibliofilia.
In essa convivono scultura, pittura e libri, e si respira l’arte nell’accezione più ampia del termine.
Vi è poi uno spazio dedicato ad ospitare mostre temporanee, un bookshop, un ristorante, un caffè/bistrò ed uno spaccio di gastronomia.
Il nucleo centrale del Labirinto ospita la grande corte che, in occasione della Notte di San Lorenzo, ospiterà i partecipanti, utilizzando le ampie gallerie porticate ed il possente spazio centrale.
Tra le varie architetture presenti spicca la cappella a forma piramidale, che subito porta alla mente l’esperienza eclettica di Viollet Le Duc, e le due ampie sale pensate per accogliere eventi speciali, affiancate da un salone con grandi vetrate che affacciano sul verde circostante.
I numeri del Labirinto
200.000 bambù
Bambù alti fino a 5 metri
8 ettari di superficie totale
3 chilometri di percorsi interni
500 opere situate nello spazio del museo annesso al Labirinto
2.000 metri quadri di piazza al centro del Labirinto, pronta ad ospitare concerti, feste ed esposizioni
15.000 volumi di storia dell’arte presenti nella biblioteca
__________________________________
Il Labirinto di bambù più grande del mondo, è un intervento che, tra le altre suggestioni, offre anche quella di essere inserita in un percorso culturale legato all’ormai concluso evento di Expo Milano 2015, che parte dal Palazzo della Ragione a Mantova, per poi passare per Colorno fino ad arrivare, concludendosi, a Fontanellato.
Una particolarità: la Fornace Brioni, opificio storico di Gonzaga, a Mantova, ha realizzato, uno ad uno, i quasi trentamila pezzi in laterizio.
Si tratta di elementi assimilabili a mattoni che però, presentano forme inusuali, con curve e sagome speciali e, con i quali, sono state realizzate le architetture che si susseguono nel Labirinto.
Le immagini sono di Mauro Davoli
Per informazioni:
www.labirintodifrancomariaricci.it
prenotazioni@francomariaricci.com