Gas serra, emissioni di CO2, monossido di carbonio. Sono alcune delle parole ormai entrate nel vocabolario comune e fanno parte del glossario, sicuramente ricco, che riguarda la cattiva salute dell’aria che respiriamo.
L’inquinamento atmosferico è un fenomeno che esiste praticamente da quando l’uomo ha scoperto il fuoco, ossia da quando ha iniziato a bruciare combustibile per produrre una qualche forma di energia.
Si tratta di un tipo d’inquinamento molto pesante perché comporta conseguenze sullo stato di salute anche degli altri habitat, terrestri e marini.
Per questo negli ultimi trent’anni, da quando il fenomeno si è diffuso in modo molto più rilevante, i Paesi di tutto il mondo hanno cercato di ridurne gli effetti.
E negli ultimi tempi, anche le compagnie aeree si stanno adoperando per rendere i loro voli più ‘verdi’, limitando le emissioni di gas di scarico e utilizzando carburanti ecologici.
Ma quali sono i meccanismi e le cause che determinano l’inquinamento dell’aria?
L’inquinamento atmosferico consiste, per definizione, nell’insieme degli agenti fisici, chimici e biologici che vanno ad alterare le normali caratteristiche dell’atmosfera.
Gli elementi principali che provocano il deterioramento dell’aria vengono prodotti generalmente dalla combustione di sostanze, come i combustibili fossili e le biomasse, finalizzata alla produzione di energia da impiegare in vari ambiti: dal riscaldamento degli ambienti all’alimentazione di automobili all’elettricità.
I principali agenti chimici responsabili dell’inquinamento atmosferico sono il monossido ed il biossido di azoto, prodotti in tutti i tipi di combustione, la famigerata anidride carbonica e l’ormai noto monossido di carbonio, entrambi generati da processi di combustione ed immessi nell’aria attraverso i fumi di scarico delle auto e gli impianti di riscaldamento.
Le conseguenze negative sull’intero ecosistema derivanti dall’inquinamento atmosferico sono soprattutto l’acidificazione dei laghi, dei fiumi e delle acque sotterranee, la degradazione dei sistemi idrici potabili e l’impatto sulle foreste e sulla produttività agricola.
Numerose ed importanti sono poi le patologie cardiorespiratorie che possono svilupparsi a causa dell’aria inquinata, frequenti soprattutto in soggetti a rischio come bambini, anziani e cardiopatici.
Alitalia e Solena insieme per i voli ecologici
Alitalia e Solena Group hanno recentemente firmato una lettera di intenti con la quale si impegnano ad avviare uno studio di fattibilità per la realizzazione di un impianto di conversione dei rifiuti solidi urbani, finalizzata alla produzione di carburanti ecologici per aerei.
L’obiettivo è quello di ‘abbattere’ quasi completamente (del 96%) le emissioni nell’atmosfera dei gas serra, responsabili dell’eccessivo surriscaldamento del pianeta.
L’impianto, una volta realizzato, sarà in grado di convertire centinaia di migliaia di tonnellate di rifiuti ogni anno in un gas di sintesi, il cosiddetto syngas.
Il gas diverrà poi biocarburante attraverso un processo chimico chiamato ‘Fischer-Tropsch’ e provvederà a soddisfare una parte delle esigenze di combustibile negli aerei Alitalia, permettendo così di limitare l’uso di carburante inquinante.
Easy Jet e la nanotecnologia
Easy Jet, compagnia low fare (con biglietti a prezzo ridotto) tra le prime in Europa, sarà invece la prima a ricorrere alle nanotecnologie per ridurre l’impatto sull’ambiente dei propri voli.
Grazie agli investimenti e alle innovazioni messi a frutto nel progetto, sarà possibile diminuire del 22% le emissioni di gas nell’atmosfera.
La tecnica utilizzata consiste essenzialmente nel rivestimento ultrasottile, in grado di limitare l’attrito e la resistenza sulla superficie dell’aeromobile, aumentando il rendimento del carburante e riducendone così il consumo.
Informazioni tecniche Il materiale utilizzato per il rivestimento delle macchine (‘nano rivestimento’) contiene elementi acrilici duri e resistenti.
Riesce a realizzare una finitura perfettamente liscia, riempiendo i pori di una superficie con un’unica resina.
Questa forma una barriera che evita l’infiltrazione di contaminanti sulle irregolarità della superficie non percepibili ad occhio nudo.
L’impegno dell’Air Malta
Anche Air Malta, compagnia aerea di bandiera dell’isola di Malta, fondata nel 1973 in seguito all’indipendenza dalla Gran Bretagna, ha intrapreso da diversi anni significative azioni volte a ridurre l’impatto ambientale dei propri voli.
Tra queste, ha un posto di rilievo la sostituzione della modalità cartacea con quella telematica in operazioni come l’emissione dei biglietti aerei e della busta paga dei dipendenti o la produzione dei manuali operativi.
Inoltre, già da tempo, sono stati installati impianti di illuminazione a basso consumo energetico all’interno degli uffici e, nelle aree comuni, è stato effettuato l’isolamento dei tetti e presso tutti i locali viene praticata regolarmente la raccolta differenziata.
Nell’aeroporto inoltre vengono utilizzati furgoni e navette-passeggeri elettrici mentre il carburante aereo è rigorosamente biodiesel.
Ma Air Malta è stata anche sponsor di importanti iniziative ecologiche che hanno visto la partecipazione diretta dei suoi dipendenti.
Tra queste, la campagna ‘Tree 4U‘, attraverso la quale sono stati piantati nuovi alberi nelle località maltesi di Ta Qali, Salini e nel complesso sportivo di Luqa St. Andrews.
Air Malta ha inoltre donato 350 ulivi alla locale cooperativa rurale ‘Manikata’.
Come spiega Joe Cappello, ex amministratore delegato della compagnia “I cambiamenti climatici sono diventati una delle questioni fondamentali che deve affrontare l’industria aerea. Noi di Air Malta prendiamo la faccenda molto seriamente e insieme ai nostri partner Airbus, l’Associazione delle Compagnie Aeree Europee (AEA) e l’Associazione per il Trasporto Aereo Internazionale (IATA) stiamo lavorando per ridurre le emissioni, i rifiuti e diventare più ecologicamente responsabili in tutte le cose che facciamo.
L’attivismo di Air Malta per l’ambiente è diventato parte integrale del programma ‘Responsabilità Sociale Collettiva’ della compagnia aerea e siamo determinati a continuare ad adempiere i nostri obblighi supportando organizzazioni e iniziative che danno un valore aggiunto alla nostra comunità”.
22 luglio 2017 – Riproduzione riservata