Il Parco del Delta del Po-Emilia Romagna è una delle oasi protette più estese e caratteristiche d’Italia.
Copre infatti ben 53.978 ettari e comprende la superficie più grande di zone umide tutelate del Paese.
Le ricchezze naturalistiche
La caratteristica fondamentale dell’oasi è infatti l’acqua che, tra mare e fiume, ha ‘plasmato’ il territorio circostante, donando alla regione l’aspetto che vediamo oggi.
Si è creato nel tempo un equilibrio, spesso instabile, tra terra ed acqua, in cui ha preso vita una delle più ricche biodiversità.
Le specie animali più diffuse sono quelle degli uccelli acquatici, circa 300, che nell’area sostano e si riproducono durante il periodo delle migrazioni.
I tesori culturali
Ma nella zona del Parco sono numerosi anche gli elementi archeologici e culturali, riconosciuti dall’Unesco, e che rendono inestimabile il valore dell’Oasi.
All’epoca romana risalgono infatti il Porto di Classi, la via Romea e le Chiese ravennati erette quando Ravenna era la capitale dell’Impero Romano d’Occidente.
Testimonianza dello splendore medioevale è invece l’Abbazia di Pomposa, fondata e costruita dai Benedettini tra il VII e il IX secolo d.C. mentre il trionfo rinascimentale sotto Alfonso d’Este è visibile nel Castello della Mesola, residenza di corte durante le partite di caccia.
Gli itinerari
Il parco è diviso in sei stazioni, per un totale di diciotto itinerari.
Ognuno ha una sua nota distintiva, a seconda che si voglia ammirare i tesori d’epoca rinascimentale o si preferisca il paesaggio naturale.
In ogni caso, è consigliabile percorrere il tragitto prescelto a piedi, in bicicletta o a cavallo.
Altra valida alternativa è la motonave.
Attraverso le acque del Delta è infatti possibile ammirare i paesaggi della Sacca di Goro, della Valle di Gorino o dell’Isola del Mezzanino.
Sempre in acqua, si può percorrere l‘itinerario storico nelle Valli di Comacchio e vedere la cosiddetta ‘civiltà della palude’.
Il Centro Visite, invece, è il punto di ritrovo da cui iniziare le visite guidate alla volta della Salina di Cervia.
Durante l’escursione, oltre ad essere catturati dalla particolare configurazione naturalistica della Salina, si riescono ad approfondire tematiche storiche ed economiche, fortemente connesse alla produzione del sale.
In calendario vi è l’allestimento di uno spazio, adeguatamente attrezzato, interamente dedicato al birdwatching.
Qui, una grande vetrata prospiciente l’area lacustre della salina, consentirà osservazioni dell’avifauna, soprattutto nei periodi più freddi o in condizioni climatiche avverse.
La scheda
Tipologia: Parco Naturale Regionale; istituito con L.R. 2 aprile 1988, n. 27.
Regione: Emilia-Romagna
Provincia: Ferrara, Ravenna
Il Parco Naturale Delta del Po Emilia-Romagna occupa una superficie complessiva di 53.978 ettari ed è articolato in sei stazioni: Volano-Mesola-Goro 17.411 ettari; Centro storico di Comacchio 4.997 ettari; Valli di Comacchio 15.742 ettari; Pineta di San Vitale e Pialasse di Ravenna 8.400 ettari; Pineta di Classe e Salina di Cervia 8.572 ettari; Campotto di Argenta 3.993 ettari. A nord confina con il Parco Naturale Delta del Po del Veneto.
In copertina Salina di Cervia