Lo studio di architettura danese Gjøde & Povlsgaard Arkitekter ha progettato un’opera architettonica unica nel suo genere.
Si tratta di un ponte, The Infinite Bridge, dalla singolare struttura circolare, il cui diametro raggiunge i 60 metri, che funge da collegamento tra la terra ed il mare.
In effetti si presenta come una grande passerella, larga 2.4 metri e lunga 188, attraverso la quale potersi spingere verso il mare, avendo quasi la sensazione di percorrere le acque.
L’innovativa architettura è stata realizzata e progettata nell’ambito della biennale Sculpture by the Sea 2015.
Il ponte mette in relazione la città di Aarhus con la propria baia ed il mare, la costa e i suoi paesaggi, valorizza, al tempo stesso, il sito del vecchio molo, nel tempo dismesso ed abbandonato, e che ora torna a vivere.
Percorrendo il ponte, proprio grazie alla circolarità del percorso, possono essere percepite angolazioni e punti di vista differenti, sicuramente nuovi ed inaspettati.
Il visitatore così diviene parte integrante della natura e del paesaggio che, di volta in volta, gli si apre davanti.
Il ponte, sorretto da pilastri in acciaio che lo tengono sospeso di circa due metri rispetto alla superficie marina, è composto da 60 elementi in legno, uguali tra loro.
L’impiego di materiali naturali assicura il più completo inserimento del ponte nel paesaggio circostante.
Molta cura, infatti, è stata posta soprattutto nella progettazione della curvatura che ricalca l’andamento del paesaggio, segnando il contorno della valle fluviale che vive in simbiosi con la spiaggia e la foresta.
11 febbraio 2017 – Riproduzione Riservata