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LA CASA PASSIVA. L’ESPERIENZA DI CASA FUJY IN SPAGNA

Casa Fuji è stato un vero e proprio esperimento.

E’ nata come un prototipo di casa ‘passiva’, di una casa, cioè, a basso consumo energetico e totalmente ecosostenibile.

Questo è possibile grazie all’impiego di materiali tutti certificati, naturali e riciclabili, e di tecniche e principi dell’architettura bioclimatica, quali:

• l’installazione di pannelli solari

• il massimo sfruttamento della luce del sole e la creazione dell’effetto ‘serra’ all’interno degli ambienti per trattenere o liberare il calore.

La struttura

Casa Fuji, contrariamente al nome, è stata costruita in Spagna,a circa 40 km dalla capitale.

Nata dal progetto dell’architetto Luca Lancini per la società Fujy Arquitectura por Naturaleza, è situata a nord nelle vicinanze di un meraviglioso parco naturale vicino El Escorial.

La struttura si sviluppa su due livelli, secondo un’organizzazione planimetrica rettangolare e compatta.

Al piano terra sono collocati la cucina, la zona giorno, i servizi ed una lavanderia.

Al piano superiore si trovano invece un piccolo salotto, le camere da letto ed altri servizi.

L’orientamento è uno dei fattori determinanti per lo sfruttamento dell’energia solare.

L’asse maggiore è infatti è orientato in direzione Est-Ovest e le facciate più ampie guardano verso Sud e verso Nord.

Questo permette di sfruttare al meglio i raggi del sole sulla parte esposta a Sud, completamente trasparente, mentre quella a Nord è praticamente chiusa ad eccezione di piccole fessure che servono a ‘ventilare’ gli ambienti.

La luce filtra invece attraverso delle aperture sul lato Est.

Un’abitazione ad alto rendimento energetico

L’efficienza energetica della casa Fuji nasce anche dalla scelta dei materiali, tutti rigorosamente naturali e riciclabili:

• La struttura portante è tutta in legno certificato PEFC (Programme for Endorsement of Forest Certification schemes ossia la ‘Certificazione della gestione forestale’)

• I muri sono composti di mattoni argillosi termoacustici e presentano uno spessore che varia a seconda della facciata.

Lo spessore massimo si raggiunge nella parte Nord (29 cm) mentre quello minimo è nella facciata Sud (14 cm)

• Per l’isolamento di tutte le pareti sono stati utilizzati pannelli in legno ed in fibra di cellulosa mentre per il tetto i pannelli sono stati realizzati con scarti di produzione di fibra del legno

 • I vetri delle finestre sono in vetro camera, sistema completamente chiuso ed altamente isolante, con telaio in alluminio a taglio termico

Ma la casa Fuji, oltre che di materiali ecologici, si avvale anche di tecniche e criteri della bio-architettura che puntano al risparmio energetico:

• Durante l’inverno infatti il calore viene trattenuto negli ambienti grazie al potere isolante dei materiali e trasferito alle stanze vicine attraverso scambi convettivi, garantendo così un vero e proprio ‘effetto serra’.

D’estate invece le aperture sul lato Nord (rigorosamente chiuse d’inverno) permettono un’adeguata ventilazione e dispersione dell’aria calda.

Ne deriva così un risparmio del 70% nella perdita di calore ed una minore introduzione di caldo nei mesi estivi


• Per il riscaldamento dell’acqua destinata ai servizi e per il fabbisogno termico degli ambienti, vengono utilizzati nove pannelli solari.

Come integrazione, viene utilizzata una caldaia a condensazione ad alto rendimento, che assicura calore in inverno ed assume la funzione di ‘rinfrescamento’ in estate.

• Il pavimento è a sistema radiante a bassa temperatura. Il risultato è che il consumo annuo di energia della Casa Fuji è di solo sette kWh per ogni metro quadro ed anche i costi per l’acquisto sono abbastanza contenuti, con una spesa di circa 1.200 euro al metro quadro.

 

28 Gennaio 2017  –  RIPRODUZIONE RISERVATA

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