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FORBIDDEN LAKES. LAGHI LONTANI SU CERAMICHE DIMENTICATE

Ecco un esperimento, a nostro avviso, ben riuscito e dall’alto valore simbolico.

In un’epoca in cui si parla fino all’impossibile di recupero e riciclo (ed è bene che sia così) due designers israeliani ci mostrano come si può fare del buon design utilizzando materiale di recupero.

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In effetti questa singolare proposta artistica, che ha generato una serie di “piatti” in ceramica, utilizza oggetti usati e ormai dismessi, comprati in diversi canali, dai classici mercati dell’usato sino alle piattaforme interattive, come Ebay.

Noam Dover e Michael Cederbaum, i due designers di Tel Aviv protagonisti di questa innovativa esperienza, hanno trovato interessante raffigurare proprio su dei piatti, tutti rigorosamente bianchi e con decorazioni dorate, la condizione geo-politica in cui si trovano a vivere.

E lo hanno fatto in un modo assolutamente insolito e del tutto originale.piatti 50_forbidden02

Hanno deciso infatti di raffigurare su ogni singolo piatto un lago che i due progettisti, a causa della condizione politica del loro paese, non possono andare a visitare.

“Forbidden Lakes”, rappresenta i laghi lontani e nascosti alla vista di Noam Dover e Michael Cederbaum ma, in fondo, anche acque generatrici di vita che si trovano disseminate nel mondo e che contribuiscono a dare vita e continuità al mondo stesso, anche se solo nella nostra mente e nel nostro immaginario.

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I due designers, così come i loro connazionali, possono visitare solo virtualmente i luoghi ed i loro laghi e questo grazie all’attuale tecnologia e all’utilizzo di Google Earth che, fortunatamente, ci permette di raggiungere, nell’immediato, posti lontani o irraggiungibili per le più svariate ragioni.

Le tecniche impiegate per rappresentare questi scenari naturali, con l’occhio del satellite, è la sabbiatura e smaltatura.

La collezione, composta da pezzi unici e riportata in foto, è ormai stata venduta e, quindi, non più disponibile.

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Per poterne avere una occorrerà attendere una nuova produzione, sicuramente ancora più accattivante e ricca di suggestioni dinamiche, un mix di arte e design.

 La grande intuizione di Noam Dover e Michal Cederbaum, grazie alla loro ricerca artistica e progettuale, risiede nell’essere riusciti a sensibilizzare fortemente l’opinione pubblica su grandi temi come quelli dell’emarginazione politica, pur vivendo e lavorando, isolati, a Tel Aviv.

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Anche se la loro formazione proviene da indirizzi differenti e, a tratti, divergenti, spesso si trovano a collaborare con artisti e designers internazionali.

Dalle produzioni che ne scaturiscono è comunque sempre presente e percepibile la loro apertura ad un dialogo creativo con quanti riescano ad entrare in contatto con il loro mondo e le loro percezioni.

Si occupano di design, scenografia, artigianato con oggetti realizzati a mano, interior design e street-art.

Amano fondere le tecniche di realizzazione, dalle tradizionali alle innovative, cercando sempre di produrre oggetti con un’anima e in cui si percepisca il processo creativo.

 

Immagini by  noamdover.com

riproduzione riservata

 

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