“ Pablo Picasso e le sue muse” l’esposizione dedicata alla Festa della Donna, omaggiando due artiste francesi che hanno conosciuto il Maestro in due momenti diversi della propria esistenza.
Marco Alfano, curatore della mostra “ Pablo Picasso e le sue muse”, inaugurata il 2 marzo, ha acceso i riflettori sulla figura artistica di due delle donne che hanno ricoperto un ruolo importante nell’ispirazione artistica del grande maestro spagnolo, Dora Maar e Francoise Gilot.
Queste le due donne che Picasso ha rappresentato con mille sfaccettature e che ritroviamo nel percorso espositivo nella Chiesa dei Santi Apostoli a Nola.
Donne, artiste, amanti, muse.
Tanti i ruoli che ebbero, anche perché grande era il carisma che Picasso era ruscito ad esercitare su di loro.
L’esposizione così le celebra in quanto donne, ma anche e, soprattutto, in quanto artiste.
E così, quasi con un gioco di prestigio, l’esposizione pone fianco a fianco le opere grafiche di Picasso alle opere delle sue due Muse.
Si cercano i punti di contatto, le assonanze, i tratti discordanti e la poetica comune.
Una singolare occasione di riflessione su quanto un maestro possa condizionare la produzione artistica del discepolo e di quando, sopraggiunta la maturità, si riesca ad allontanare una figura così importante, quale è stata quella di Pablo Picasso. (altre mostre in corso di Picasso)
La mostra si compone di 62 opere grafiche picassiane: 31 incisioni a bulino di Carmen, una serie completa del 1949 e 31 incisioni all’acquaforte, acquatinta e bulino della serie di Le Corps Perdu del 1950.
L’opera di Dora Maar è presente in due disegni, nelle 4 opere grafiche e nella serie de Le Temps Déborde che la Maar realizzò insieme a Man Ray.
La “musa” Dora condivise nove anni della propria vita con Pablo Picasso, e, attraverso una serie di fotografie, riuscì a documentare la difficile composizione Guernica, realizzata da Picasso nel 1937, durante l’occupazione di Parigi per mao dei nazisti.
Nel 1943 la vita di Picasso si affianca ad un’altra pittrice, la giovane Françoise Gilot.
La mostra dedica a quest’artista due serie litografiche complete: le Pages d’amour e Tout dire, opere del 1951.
Il percorso espositivo è arricchito da scatti fotografici di vita vissuta da Picasso e realizzati dal grande fotografo Robert Capa, in cui spicca sicuramente una rarirità: lo scatto eseguito dalla Magnum, la più famosa agenzia fotografica dell’epoca in cui lavorarono i nomi più importanti da Capa, ad Henri Cartier-Bresson.
Una imperdibile occasione per conoscere un Picasso inedito, visto da una nuova angolazione in cui si trova l‘uomo, il maestro, l’amante.
02 Marzo 2018 – ©Riproduzione riservata