Capricchia, appena dodici mesi fa, non avrebbe mai potuto immaginare come sarebbe stata l’Estate 2017.
Di sicuro non i villeggianti di Ferragosto che, finite le vacanze e tornando a casa, avevano salutato i compaesani con il solito “arrivederci all’anno prossimo” .
Nulla poteva minimamente presagire una simile sciagura: un terremoto devastante che ha colpito duramente un territorio tanto amato.
Questi luoghi, per tradizione familiare, si ripopolano ed Amatrice con le sue numerose frazioni, rivivono proprio in occasione delle vacanze estive.
Molto è stato scritto sui danni e la distruzione, su quanto il Comune abbia fatto.
Ma noi, oggi, vogliamo raccontare di un’iniziativa privata che ha commosso chi, come me, non è originaria di questi luoghi, ma è riuscita ad immedesimarsi in ciascuno dei suoi abitanti, residenti e non.
La comunità, infatti, guidata sicuramente da una personalità carismatica quale quella del Presidente della Proloco di Capricchia, il Dottor Roberto Guerra, si è riunita, ognuno con quello che poteva mettere in campo.
Si è cercato di esorcizzare uno dei momenti più tristi che il territorio amatriciano, e capricchiaro nel particolare, abbiano mai conosciuto negli ultimi tempi.
Grazie agli sforzi della cittadinanza e a cospicue donazioni, la Proloco è riuscita a farsi carico della costruzione di un villaggio di baite in legno.
Oltre alle casette, grazie all’interessamento di una signora, originaria proprio di Capricchia e madre di un costruttore, intervenuto a titolo gratuito, è stata resa possibile la conversione di una vecchia stalla, sopravvissuta al terremoto, in locali igienico-sanitari a servizio del piccolo villaggio.
Tutte le strutture realizzate sono interamente messe a disposizione, a fronte di una spesa minima, a quanti ne vogliano usufruire, per cercare di tornare ad una normalità vacanziera altrimenti troppo lontana.
Capricchia e il nuovo Villaggio
Il “Villaggio Vittoria”, questo è il nome del piccolo complesso montano, è un vero e proprio emblema di rinascita.
Rappresenta il ricordo delle vittime che Capricchia ha avuto, prima fra tutte Vittoria Santarelli, alla cui memoria l’intervento è senza dubbio dedicato.
Ma rievoca, nel nome stesso, lo slancio della popolazione che, unita e coesa, è riuscita a vincere contro avversità tanto grandi e devastanti.
Un esempio riuscitissimo di come, posto da parte l’”io” si pensa al “noi”, noi comunità.
Ecco allora che il 30 luglio 2017, giorno dell’inaugurazione del piccolo villaggio, andrà ricordato come il giorno in cui Capricchia ha riportato a sé i suoi “figli”.
Grazie all’intuizione del Presidente della Proloco, e di quanti hanno condiviso le idee, infatti, questa iniziativa non avrebbe mai visto luce.
L’Estate Capricchiara è iniziata, un po’ in ritardo, ma nel migliore dei modi e sotto una buona stella: quella della solidarietà.
Tanti infatti gli aiuti ricevuti.
Primi fra tutti quelli della popolazione, poi il Comune, ed i centri limitrofi, le città di Cuneo e di Siena e non ultimi i tifosi del Cesena.
I Monti della Laga
Un’estate da trascorrere tra gli amati Monti della Laga, che offrono un panorama mozzafiato, immersi nel silenzio e nella natura.
Una natura in cui le piccole baite, assolutamente integrate, sono state molto apprezzate.
“…E’ un piacere poter trascorrere qualche giorno di vacanza nei luoghi di sempre” – raccontano gli intervistati, anche grazie al piccolo angolo ristoro messo a disposizione dalla Proloco, aggiungiamo noi.
Qui infatti vengono serviti, a pranzo e a cena, dei menù della cucina locale e regionale, anche perché in cucina ci sono persone autoctone che conoscono i segreti della vera pasta all’Amatriciana.
Una grande occasione questa per visitare Capricchia e la Conca Amatriciana, per contribuire a salvare le bellezze del nostro paese che, prima ancora che di paesaggi, di monumenti e opere d’arte, è fatto di persone e della loro storia.
03 Agosto 2017 – Riproduzione Riservata