E’ stata inaugurata quest’oggi, presso la Palazzina Azzurra, a San Benedetto del Tronto, la mostra dal titolo emblematico “Uomo in mare”.
Numerose le autorità e le associazioni di categoria presenti anche perché diversi sono stati gli Enti promotori che hanno fortemente voluto, proprio qui a San Benedetto, la possibilità di dare vita ad un evento che, proprio nel periodo estivo di grande affluenza turistica, potesse essere visitata da più persone possibile.
Filo conduttore dell’esposizione il mare e le sensazioni che ha prodotto negli occhi e nei cuori degli artisti che hanno sentito la necessità di rappresentarlo nelle proprie opere.
La mostra, dedicata interamente a “questo grande fratello blu” per citare il testo di una nota canzone, è stato sin troppo spesso l’elemento trainante di vocazioni artistiche, luogo magico in cui perdersi per ritrovarsi.
Il mare, la fonte di ispirazione per eccellenza dove l’essere umano trova se stesso, l’elemento con cui l’uomo, con le sue fragilità combatte la propria guerra o vive il proprio paradiso.
Il mare, ma anche l’uomo che lo vive e lo interpreta con i propri occhi, le proprie forze, il proprio mondo.
Questo è quanto la mostra offre, uno spunto per riflettere sulla grandezza della natura e della sua immensa forza e di quanto l’individuo riesca a volte a domarla e altre a soccombere.
La fragilità umana si ritrova nel percorso espositivo in cui il mare, sempre presente, suggerisce infinite emozioni a noi che osserviamo.
Non più il mare come semplice luogo di vacanza ma il mare come sostentamento, come forza, come coraggio, speranza.
Il mare che divide o che avvicina, la relatività degli occhi che vivono l’esperienza del viaggio in mare.
E poi l’uomo che si abbandona alle onde o che le domina, l’uomo che vive nel mare e che vive di mare.
Il percorso espositivo conduce il visitatore in un viaggio introspettivo grazie alle numerose opere esposte frutto di grandi artisti.
La mostra raccoglie opere di un arco temporale piuttosto ampio che va dai primi dell’Ottocento alla seconda metà del Novecento.
Importanti sono i nomi degli artisti presenti che, con le loro opere provenienti sia da collezioni private che da musei pubblici, in questa giornata di inaugurazione hanno fatto da grande richiamo su un pubblico, in questo periodo, prevalentemente vacanziero.
Alfred Joseph Châtelain,Adolfo De Carolis, Pericle Fazzini, Giulio Gabrielli, Giuliano Giuliani e poi ancora Angelo Landi e Armando Marchegiani sono alcuni degli artisti presenti che unitamente alle opere di Giorgio De Chirico, di Fortunato Depero, di Filippo De Pisis, di Osvaldo Licini, di Andrea Pazienza ,Tullio Pericoli e di Andy Warhol
La mostra, voluta dal Comune di San Benedetto del Tronto. dalla Regione Marche, della Provincia di Ascoli Piceno, dall’Associazione culturale Giovane Europa ed il Mibac. si inserisce in un programma culturale triennale pensato per rilanciare il settore turistico locale.
Un settore che molto ha risentito dei disagi causati dai ben noti eventi calamitosi degli ultimi tempi e che, per questo, ha registrato un forte calo di presenze turistiche.
L’evento si inserisce in un progetto di promozione culturale territoriale ben più ampio, pensato per far riavvicinare il turista a quei luoghi coinvolti direttamente ed indirettamente in eventi sismici.
Il progetto abbraccerà diversi ambiti attraverso i quali far conoscere il proprio territorio, con le proprie usanze, i propri mestieri, la propria gastronomia.
Grazie a serate a tema organizzate durante il lungo periodo della mostra sarà possibile assistere a rievocazioni del passato con orchestrine locali e gruppi folk oltre che a eventi di approfondimento tenuti da docenti e critici d’arte.
La mostra sarà visitabile sino al 22 ottobre con ingresso gratuito, offrendoci l’occasione per visitare la provincia di Ascoli Piceno e, nello specifico, San Benedetto del Tronto.
15 Luglio 2017 – riproduzione riservata