Sulla scia di un primo matrimonio civile celebrato nel giugno 2016, presso la Tonnara Florio a Favignana, si susseguono, da due anni a questa parte, le aperture dello splendido sito di archeologia industriale siciliano.
Ad inaugurare l’iniziativa “nuziale”, offerta dalla convenzione siglata tra l‘Amministrazione Comunale delle Egadi e la Soprintendenza ai beni culturali ed ambientali, è stata una coppia internazionale.
Architetto italiano lui, chef statunitense lei.
Un’idea romantica per celebrare il proprio matrimonio con una semplice richiesta da avanzare sia alla Soprintendenza che al Comune.
Questo è uno dei tanti modi per far rivivere un’architettura industriale che altrimenti sarebbe andata in rovina.
Il Recupero della Tonnara di Favignana
Dopo circa otto anni di chiusura, la Tonnara Florio a Favignana accoglie i propri visitatori tra attività museali, visite guidate, organizzazione d’eventi e celebrazioni di matrimoni con rito civile.
Il numero dei turisti ha confermato il successo dell’iniziativa. Si sono celebrati numerosi matrimoni e registrati più di 60mila visitatori in tutta l’area museale.
In estate, quando la richiesta è maggiore, l’ex stabilimento amplia la propria offerta con visite guidate serali.
Chiusa definitivamente nel 1991 è stata oggetto di un delicato, quanto mai importante, intervento di restauro finanziato interamente con fondi europei del POR 2000-2006.
Gli architetti progettisti si sono misurati con una struttura industriale degli ultimi anni del IXX secolo, di circa 32.000 metri quadri di spazi articolati secondo le varie fasi di lavorazione, spazi differenti per dimensioni e destinazione d’uso.
Luoghi di lavorazione e stoccaggio, uffici, officine, spogliatoi, magazzini, trizzana e malfaraggio, ossia i locali per il rimessaggio dei mezzi e delle barche, locali cucine in cui il tonno veniva cotto e, su tutto, le grandi ciminiere.
L’intervento di restauro ha coinvolto numerose professionalità chiamate nell’unico intento di ridare lustro ad un grande edificio, nodale per la storia di Favignana e per la Sicilia, in genere.
La nuova sede museale dell’Antiquarium
Attualmente l’edificio è utilizzato quale sede museale e luogo di eventi mondani e cerimonie private.
E’ stato inaugurato con la celebrazione del primo matrimonio a rito civile, un nuovo servizio offerto alla cittadinanza.
Un’ulteriore occasione per visitare l’ex Stabilimento Florio di Favignana.
Gli ex Magazzini confezionamento accolgono l’Antiquarium, la collezione archeologica delle Egadi.
Qui è possibile ammirare i reperti archeologici rinvenuti nel mare appartenenti al periodo greco-romano.
Tra tutti va menzionata la fiasca in peltro del XIV secolo rinvenuta nelle acque del Bue Marino a Favignana, famosa per contenere ancora il vino.
Nell’ex stiva “Torino” trova collocazione la video-istallazione “Torino” ad opera di Renato Alongi, che affronta pratiche narrative e racconti di ex operai ormai anziani e che per anni hanno lavorato presso ex Stabilimento Florio.
Un’opera che trasferisce esperienze, pensieri, volti ed espressioni di chi, quei luoghi, li ha veramente vissuti, nel bene e nel male.
Gli ex Magazzini
Nell’ex Magazzino della trizzana ed ex spogliatoio donne troviamo la mostra permanente di innumerevoli foto d’autore, rappresentative per tutta la tonnara.
Foto di archivio, proprie della collezione dell’ex Stabilimento.
Negli ex magazzini della trizzana una mostra permanente interamente dedicata ad Herbert List.
Scatti del 1951 di quando l’artista soggiornò a Favignana.
Le immagini riprendono momenti cruciali della mattanza e della lavorazione del tonno.
Le fotografie della Tonnara Florio
L’ex spogliatoio delle donne è dedicato invece ad un’altra mostra permanente di fotografie prevalentemente in bianco e nero realizzate a Favignana nei vari decenni.
Si passa dalle fotografie degli anni Cinquanta, con l’obiettivo di René Burri, agli anni Settanta, testimoniati dagli scatti di Leonard Freed per arrivare alle immagini a colori degli anni Ottanta di Ferdinando Scianna e concludere con gli anni Novanta e gi scatti ad opera di Sebastião Salgado,
Altra video-installazione si trova all’interno degli Ex magazzini del carbone.
Grandi schermi riportano immagini subacquee in cui tonni assemblati in banchi, attendono inconsapevolmente il loro destino secondo pratiche e tradizioni secolari e di cui ora rimane solo un ricordo.
E per colonna sonora i canti lontani dei tonnaroti pronti ad issare le reti.
Tra tutti i documenti presenti negli spazi museali quello più “prezioso” è sicuramente un filmato girato dall’Istituto Luce negli anni Venti e Trenta.
Si tratta di un documento “muto” in cui trovare i gesti, le tecniche, i trucchi del mestiere. Tutto l’insieme della tradizione.
________________________________________________
info
Proprietà e Gestione: Proprietà: Regione Siciliana Assessorato dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana Ente gestore:Soprintendenza per i Beni Culturali ed Ambientali di Trapani.
Crediti Fotografici: foto archivio Soprintendenza per i Beni Culturali ed Ambientali di Trapani – credit:
Renato Alongi, Filippo Mannino, Vitalba Liotti, Paolo Balistreri, Gian-Luigi-Suman, Erika Chaubert Studer.
© Riproduzione Riservata