Dal 7 Aprile 2016 a Bologna, presso la Fondazione Lercaro sarà esposto al pubblico uno dei capolavori del Maestro Cimabue: la Maestà, opera altamente rappresentativa di tutta la pittura del XIII secolo.
La Madonna in Trono rappresenta per la prima volta una Madonna materna, una donna cioè ritratta nel gesto di accarezzare il piede del proprio bambino che, ricambia, affettuosamente con una carezza al volto della Madre.
Anche se l’impostazione “frontale”, bidimensionale, tipica della raffigurazione bizantino-orientale viene superata e messa in crisi proprio da questo gesto, di estrema confidenza che conduce i soggetti raffigurati in un processo di umanizzazione che sfocerà poi con l’Umanesimo e nel Rinascimento tutto.
Da sempre custodita all’interno della Basilica di Santa Maria dei Servi, di recente è stata restituita in tutto il suo splendore e consistenza pittorica grazie ad un preciso restauro conservativo grazie all’intervento della Fondazione Lercaro che, per l’intero mese di aprile, potrà esporla presso le proprie sedi prima di doverla “restituire” ai luoghi di origine.
L’intervento di restauro ha permesso di rimuovere il notevole cumulo di superfetazioni e rimozioni di patine aggiunte, indecorosamente, da precedenti interventi di recupero.
Il tutto ha riportato alla luce colori brillanti e restituito un’immagine di facile lettura, poichè priva di elementi intrusivi.
Fino al 1 Maggio potremo visitare gratuitamente la Pala per apprezzarne a pieno la bellezza e l’importanza del restauro condotto.
Comunicato Stampa
Cimabue alla Raccolta Lercaro:
presentazione del restauro della “Maestà”
Raccolta Lercaro > dal 7 aprile 2016 a fine mese
La Fondazione Lercaro è lieta di presentare negli spazi museali della Raccolta Lercaro, il restauro – ultimato nei propri ambienti – della “Maestà” di Cimabue (1240 ca – 1302), custodita presso la basilica di Santa Maria dei Servi di Bologna, di proprietà del Ministero dell’Interno-Fondo Edifici di Culto.
Si tratta di un’opera di particolare rilevanza, non solo a motivo della sua attribuzione a uno straordinario artista del XIII secolo, padre dell’arte italiana, ma anche in relazione al contesto storico, culturale, artistico e spirituale della città di Bologna, per cui venne realizzata. Rappresenta infatti Maria secondo un’iconografia tipica della metà del Duecento, derivante dalla pittura orientale: la Madre di Dio, vestita con una tunica color porpora celata da un grande manto blu (maphorion) che avvolge tutta la sua figura, è seduta su di un grande trono di legno intagliato e regge tra le braccia il figlio Gesù, in piedi sulla gamba sinistra della madre e rivolto verso di Lei, quasi a ricercarne l’abbraccio.
Il restauro – reso possibile grazie al contributo della Fondazione Carisbo e di Genus Bononiae Srl ed eseguito dal laboratorio di Camillo Tarozzi sotto l’Alta Sorveglianza della Soprintendenza alle Belle Arti e Paesaggio per le province di Bologna, Modena, Reggio Emilia e Ferrara, rappresentata dal dott. Franco Faranda – si è qualificato non solo come intervento conservativo, già avviato nell’imminenza della mostra Da Cimabue a Morandi. Felsina pittrice, organizzata da Genus Bononiae nella cornice di Palazzo Fava; bensì come un più impegnativo momento di scelte critiche e operative, volto a restituire una migliore e più filologica lettura dell’opera.
Ora, a intervento concluso, l’opera resterà esposta per tutto il mese di aprile nelle sale espositive della Raccolta Lercaro, in attesa della solenne ricollocazione nella cappella della basilica di Santa Maria dei Servi, prevista per la fine dello stesso mese.
In ragione dell’eccezionalità dell’evento, la Fondazione Lercaro in accordo con la Soprintendenza, offre al pubblico la possibilità di “entrare” nel vivo del restauro ripercorrendone le diverse fasi attraverso un itinerario documentato.
L’esposizione dell’opera consentirà altresì al gruppo di lavoro di effettuare ancora qualche piccola correzione estetica finale durante le giornate di chiusura al pubblico.
Nell’ambito dell’esposizione sono previsti incontri col pubblico:
Il dott. Franco Faranda e il restauratore Camillo Tarozzi restano a disposizione per visite guidate davanti all’opera. Le singole persone e i gruppi che desiderano partecipare possono rivolgersi alla segreteria della Raccolta Lercaro.
Venerdì 22 aprile ore 20.45: Andrea Dall’Asta S.I., direttore della Raccolta Lercaro, terrà un incontro teso a porre in luce gli aspetti artistico-teologici di questa splendida “Maestà” (ingresso libero).
Si ringraziano il Ministero dell’Interno-Fondo Edifici di Culto (FEC) e l’Ordine dei Servi di Maria di Bologna
Il restauro è stato realizzato grazie al contributo della Fondazione Carisbo e di Genus Bononiae Srl
INFO:
Raccolta Lercaro
Via Riva di Reno 57 – Bologna
Tel. 051 6566210-211
E-mail: segreteria@raccoltalercaro.it
Orari di apertura museo:
giovedì e venerdì, 10-13
sabato e domenica, 11-18.30
ingresso libero
16 Aprile 2016 – Riproduzione Riservata