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BOTERO A ROMA. VIA CRUCIS. LA PASSIONE DI CRISTO

Inaugurata il 13 febbraio, in piena Quaresima, presso il Palazzo delle Esposizioni, a Roma, la mostra dedicata all’artista Fernando Botero dall’emblematico titolo “Via Crucis. La Passione di Cristo”.

L’esposizione, visitabile fino al 1 maggio 2016, raccoglie un ciclo di opere realizzate dall’artista colombiano tra il 2010 e il 2011 in cui spiccano pregiati olii su tela ed inedite opere su carta.

Filo conduttore e tema principale di questa raccolta è senza dubbio l’evento religioso, da sempre connotazione identificativa della ricerca artistica boteriana.

27 olii e 34 raffigurazioni realizzate su carta aiutano a comprendere, ripercorrendoli, i corsi formativi cui Botero si è sottoposto nell’arco della propria crescita artistica, non ultimo l’evento religioso e mistico.

L’abbondanza delle forme, la generosità dei colori, la bulimia tipica delle figure rappresentate e che testimonia il profondo disagio affettivo dei nostri giorni e che, difficilmente, un artista si presta a raffigurare.

Sono questi in fondo gli elementi che contraddistinguono l’opera di Botero, da sempre alla ricerca di spunti storici e testimonianze passate come le assonanze con l’opera di Paolo Uccello o con quella di Velàzquez o di Picasso.

Un’apparente tranquillità del benessere, quella del’artista colombiano, un senso di rassicurazione infuso dai volti placidi e soddisfatti, pronti a sfidare gli stilemi di una società sempre pronta alla critica ma che, nella rappresentazione, trova una giustificazione, un apprezzamento che invece nel quotidiano annienta e reprime.

La mostra, nello specifico, affronta la tematica della religiosità, del mistico e trova, nella cultura iconografica più classica, la raffigurazione de mondo religioso.

Le dolci e morbide figure abbandonano la loro proverbiale serenità e vibrano di nuove sofferenze frutto di eventi drammaJesusylaMultitudtici e cruenti.

La stabilità e la serenità lasciano il passo al dolore, alla sofferenza dei corpi e degli animi.

Anche i colori si fanno più coinvolgenti e aiutano l’artista nell’ardua impresa.

La Passione di Cristo diventa il momento di riflessione sulla debolezza umana, su quanto l’uomo possa con estrema facilità soccombere al dolore ed esserne sopraffatto.

Il dramma si legge negli occhi dei protagonisti delle scene rappresentate, il dolore e la crudeltà degli eventi rappresentati prende il sopravvento e fa dimenticare le passate placide armonie stilistiche dell’artista colombiano.

Abbandonato il tono ironico delle immagini tipiche boteriane, il visitatore viene condotto verso condizioni di vita forse più reali, concrete.

Una sofferenza che fa parte di ognuno di noi e che tutti noi, in fondo, riusciamo a comprendere.

Guardando quei volti sopraffatti dal dolore e dalla tensione troviamo il nostro dolore, rispecchiando noi stessi con il nostro vissuto in quelle immagini strette e costipate.

La raccolta delle opere esposte è stata donata da Botero al Museo d Antioquia che, nel 2012, ospitò durante la Settimana Santa la mostra.

Da allora il Museo organizza e si occupa di far conoscere queste opere in giro per il mondo e, questa volta, per nostra fortuna, la città designata è Roma.

Immagini: www.palazzoesposizioni.it

 

 20 Febbraio 2016  –  Riproduzione Riservata

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