Lo spazio è concepito come una vera e propria ‘opera’, modellata in forme plastiche e colorate.
E nell’ambito del relax, il Centro di Livigno intende proporsi, riuscendoci, come punto di riferimento privilegiato, da apprezzare non solo nei servizi evidentemente offerti, ma soprattutto nelle architetture di cui si compone e che rappresentano i luoghi in cui “gli eventi” si manifestano, avvenendo.
Architetture rigorose ma accoglienti, studiate a fondo nel loro dimensionamento, mai casuale ma sempre rispondente alle varie richieste estetiche e funzionali della committenza.
A testimonianza di ciò l’architetto fiorentino, nel descrivere la propria opera, afferma che tutta la sua attenzione è stata posta nel produrre un progetto, dalle dimensioni considerevoli, ma che al tempo stesso fosse capace di garantire quella rigenerazione psico-fisica per il quale è stato pensato e che, per vocazione, deve riuscire a dare.
Solo così, infatti, potrà essere soddisfatta questa forte esigenza di armonia e tranquillità.
Attraverso cioè dei luoghi che, grazie a spazi ben studiati, riescono davvero a far sì che la nostra mente ritrovi quel sano equilibrio con il corpo e, soprattutto, con l’anima.
Immagini tratte da www.simonemicheli.com
30 Gennaio 2016 – Riproduzione riservata