Forse uno dei Castelli meglio conservati quello dei Conti Guidi a Poppi, in provincia di Arezzo e, sicuramente, una delle mete turistiche più battute di tutta la Toscana.
Splendido esempio di architettura medievale, il Castello di Poppi si staglia in tutta la sua eleganza sulla sommità di una collina, dominando il
Casentino e la sua vallata.
Il Castello si presume sia stato edificato nel X° secolo e rimase alla storia per aver fatto da quinta alla battaglia di Campaldino nel 1289,
battaglia che vide, tra i suoi combattenti, anche il sommo padre Dante.
In effetti, tolta la torre difensiva ancora oggi visibile, l’edifico si presenta più come un palazzo signorile che come luogo di difesa.
Questo poichè, l’architetto Arnolfo di Cambio, autore di Palazzo Vecchio a Firenze replicò, nell’edificio aretino, la pregiatissima corona della
torre poggiante su uno sporto di beccatelli, proprio come fece a Firenze.
Le affinità con Palazzo Vecchio inducono il Vasari a citarlo nell’opera “Vite de’ più eccellenti architetti, scultori e pittori” e ad indurre altri
esperti e letterati a considerarlo il prototipo del palazzo fiorentino.
La torre, unico elemento originario, domina la piazza antistante e cattura, senza dubbio, l’attenzione anche quando poi ci si appresta ad entrare.
Guardarla dal basso verso l’alto, infatti, produce un senso di sgomento e di sopraffazione.
Il Castello fortunatamente è ancora oggi visitabile e, percorsi guidati, conducono il visitatore dalle prigioni sino alla torre campanaria.
Per accedere al Castello si deve varcare la famosa Porta del Leone del 1447.
Una volta entrati nel palazzo ci accoglie una splendida corte interna caratterizzata da una grande scala quattrocentesca in pietra e dalla
balaustra imponente.
La scala conduce verso le prigioni e al Museo della Battaglia di Campaldino, dove un plastico dà mostra degli schieramenti delle forze Guelfe e Ghibelline.
Il Salone delle Feste si trova al piano superiore dove spicca il fastoso soffitto interamente decorato e passato alla storia perchè luogo in cui fu
firmata, nel 1440, la resa di francesco Guidi, ultimo dei Conti, alla Repubblica Fiorentina.
Meritevole di visita è senza dubbio la Cappela dei Conti Guidi, in cui un ciclo di affreschi del Trecento attribuiti a Taddeo Gaddi, pupillo di
Giotto, rappresentò le storie del Vangelo.
Infine degna di nota la Biblioteca Rilliana, ricca di volumi antichi e manoscritti, di cui 150 medievali.
In copertina e nell’articolo immagini tratte da www.castellodipoppi.it
10 Febbraio 2018 – ©Riproduzione Riservata