Un’elevata produzione di calore in cambio di un basso consumo energetico e di un ridotto impatto sull’ambiente.
Sono questi i preziosi vantaggi offerti dalle caldaie a condensazione.
Come funzionano
Ma qual è il funzionamento di queste innovative ‘macchine’, che consentono di risparmiare energia?
Il ‘segreto’ è sostanzialmente nella capacità di recuperare e ‘riciclare’ il vapore dei fumi che condensano, senza espellerlo quindi dal camino e facendolo tornare allo stato di liquido saturo, pronto per essere riutilizzato.
Ridotto impatto ambientale
Il risultato è un recupero fino al 17% dell’energia (di cui l’11% attraverso la condensazione dei fumi e il 6% dal recupero di calore sensibile) ed un rendimento energetico che può arrivare anche fino al 108%, contro il 95% delle caldaie tradizionali.
Ne consegue, oltre ad una maggiore sicurezza domestica, un notevole beneficio per la salute dell’ambiente.
Ad un minore consumo di combustibile infatti si unisce un’emissione molto contenuta di gas serra quali anidride carbonica ed ossidi di azoto.
Vantaggi ed incentivi
Le caldaie a condensazione sono anche pratiche da installare.
Possono essere infatti montate senza alcun problema su tutti i tipi di impianti.
Le prestazioni aumentano però se la caldaia viene collocata all’interno di edifici, con radiatori tradizionali che permettono un risparmio energetico tra il 25% ed il 30%.
Con la legge di stabilità 2015 sono stati prorogati i termini per le detrazioni inerenti le riqualificazioni energetiche.
Si tratta di una detrazione del 65%, per le spese che si andranno a sostenere fino al 31 Dicembre 2015.
Questo significa che per chiunque sostituisca una caldaia tradizionale con una a condensazione entro la fine del 2015 ci sarà il diritto alla detrazione dalla dichiarazione fiscale del 65% delle spese sostenute per la realizzazione dell’intervento.
Diffusione
L’uso delle caldaie a condensazione in Italia meno diffuso rispetto al resto d’Europa.
Questo perché gli incentivi forniti sono comunque minori rispetto a quelli di altri Paesi.
La differenza è notevole soprattutto rispetto ai paesi del Nord come Inghilterra, Olanda, Germania.
Qui infatti, a partire dall’inizio degli anni Novanta, le caldaie a condensazione si sono via via diffuse capillarmente e con percentuali sempre più elevate.
In copertina Caldaia a condensazione Ariston
09 Ottobre 2015 – Riproduzione riservata