Guardare i cartoni alla tv, divertirsi e allo stesso tempo approfondire temi come la salute del pianeta, il risparmio idrico ed energetico. Tutto questo è possibile grazie ai cartoni animati ecologici, ovvero le serie animate che cercano di sensibilizzare i più piccoli verso le problematiche legate all’ambiente.
Nel vasto carnet per bambini sono infatti presenti programmi contenenti messaggi che insegnano il rispetto del pianeta. Ne sono un esempio i mitici Barbapapà, la simpatica famiglia ecologista che ha avuto ed ha ancora un grande successo tra i bambini (ma anche tra gli adulti) e Il mio amico Boo, serie animata ideata in occasione della ‘Giornata Mondiale dell’Acqua’.
Il mio amico Boo Prodotto da animatori di livello internazionale e supportato dal Fondo della Commissione europea per l’ambiente, Il mio amico Boo si rivolge a bambini di età compresa tra i cinque e gli otto anni ed è stato al centro della ‘Giornata Mondiale dell’Acqua’ che si è svolta lo scorso anno. Gli episodi della serie narrano di tre ragazzini, Ben, Jaq e Lucy e del cane Boo, un peluche magico che prende vita nella soffitta dove i tre si riuniscono. I protagonisti vengono coinvolti in avventure durante le quali potranno affrontare problematiche come l’inquinamento ambientale ed il risparmio idrico.
Il mio amico Boo è stato realizzato attraverso un metodo innovativo. Grazie infatti ad un sondaggio del Programma Life della Commissione Europea, cinquecento bambini di tutti i paesi europei, di cui centosette italiani, hanno fornito il proprio punto di vista sulle problematiche affrontate dal cartone. È stato così possibile superare le divisioni culturali e creare un programma che si rivolgesse in modo unitario a tutti i bambini della Comunità europea. La serie, trasmessa in particolari occasioni oltre che a Roma anche in altre città come Londra e Sofia, e tradotta in ben undici lingue, è disponibile in dvd, per scuole ed educatori, insieme ad un approfondimento didattico.
Cuccioli- Il Codice di Marco Polo Versione cinematografica della serie tv trasmessa da Raidue, il film in 3D Cuccioli- Il Codice di Marco Polo è diretto e prodotto dai fratelli Sergio e Francesco Mangio (i creatori della serie) ed è uscito lo scorso anno in 150 sale cinematografiche italiane. I protagonisti del film sono gli stessi del cartone tv: la gattina Olly, saggia e leader del gruppo, il coniglietto Cilindro, imbranato ma dal cuore d’oro, la papera Diva, aspirante top-model di cui Cilindro è segretamente innamorato, il cagnolino Portatile, l’intellettuale del gruppo, appassionato di libri e di informatica, il ranocchio Pio, che desidera diventare attore e l’intelligente Pulcino senza nome, privo della parola (comunica attraverso dei cartelli) ma vera ‘mente’ del gruppo. I cuccioli dovranno affrontare la perfida Maga Cornacchia che, grazie ai trucchi del Palazzo della Magia dell’Himalaya, ha intenzione di prosciugare la laguna di Venezia e trasformarla in un’area edificabile. In questo modo, Cornacchia vuole vendicarsi della città che qualche tempo prima l’aveva umiliata pubblicamente facendola bandire dall’ordine delle maghe. Anche nel caso di Cuccioli, i bambini hanno avuto un ruolo fondamentale per la creazione del soggetto.
Oltre 7000 ragazzi infatti sono stati intervistati sui temi riguardanti l’ambiente e la maggior parte di loro si è mostrato sensibile verso le problematiche idriche. Da qui, l’idea di mettere al centro del ‘copione’ la laguna di Venezia ed il perfido tentativo di asciugarla.
I Barbapapà Creati come serie a fumetti nel 1970 dalla matita dei coniugi francesi Annette Tuson e Talu Taylor, i Barbapapà divennero un cartone animato giapponese qualche anno dopo, nel 1974. Il programma tv uscì per la prima volta in Italia nel 1976. I Barbapapà (letteralmente in francese Barbe à papa, ‘zucchero filato’) sono da sempre veicolo di messaggi ecologisti. Barbapapà, il protagonista, è un ‘blob’ rosa simile ad una pera, che nasce nel giardino di una famiglia di provincia. Emarginato dagli adulti, diverrà subito amico dei bambini. Caratteristica principale di Barbapapà è la capacità di assumere le forme più disparate, accompagnando la trasformazione con la famosa frase “Resta di stucco… è un Barbatrucco!”.
Ben presto, Barbapapà troverà una compagna, Barbamamma, dalla stessa forma ‘a pera’ ma nera e con una graziosa coroncina di fiori sulla testa. Insieme a lei il protagonista metterà su una simpatica famigliola, con i figli Barbabella (dal colore rosa) la bella appunto della famiglia, Barbaforte (rosso) lo sportivo, Barbalalla (verde) la musicista, Barbabarba (nero) l’artista, Barbottina (arancione) l’intellettuale, Barbazoo (giallo) amante della natura, ecologista e veterinario ed infine Barbabravo (blu) scienziato ed inventore a volte un po’ maldestro.
Tutti gli episodi dei Barbapapà contengono dei messaggi pedagogici a difesa dell’ambiente ma uno in particolare è interamente dedicato all’ecologia: l’Arca di Barbapapà. In questa puntata, la colorata famigliola Barbapapà costruisce una casa in cui accogliere tutti gli animali spaventati a causa dell’inquinamento, del traffico e dell’economia industriale. Quando la situazione del pianeta diverrà particolarmente critica, i Barbapapà abbandoneranno la Terra insieme agli animali, per poi tornare quando gli esseri umani, ormai soli, capiranno come comportarsi nei confronti della natura.
In copertina Barbapapà
12 Agosto 2017 – Riproduzione Riservata