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RESTYLING E WATERFRONT. L’ESEMPIO DEL FORTE MICHELANGELO

A dieci mesi dall’inaugurazione per il restyling del Forte Michelangelo a Civitavecchia, l’estate 2015 ha segnato il debutto della prima estate a prova di turisti, dei primi commenti “internazionali”, delle prime critiche e dei primi elogi.civit1.jpg2

Conclusi i lavori di riqualificazione dell’area circostante la fortezza cinquecentesca, si può finalmente godere della maestosità del progetto architettonico-militare voluto da Papa Giulio II per difendere la città portuale.

Grazie alla realizzazione di percorsi e giardini, si possono ammirare le possenti strutture architettoniche finalmente valorizzate anche da un’attenta progettazione illuminotecnica.

Il progetto

La grande opera di riqualificazione dell’area circostante il Forte Michelangelo è stata fortemente voluta dall’Autorità Portuale unitamente alla Soprintendenza.

Si tratta di un intervento importante per la città di Civitavecchia che, al grandioso monumento difensivo, deve parte della sua storia e della propria esistenza.

Dismessi i “panni” di architettura militare a controllo e difesa delle aree portuali della città, le indicazioni progettuali sono state volte a valorizzare al meglio l’imponente monumento, divenuto ormai il simbolo di Civitavecchia.

Elemento guida dell’intero intervento è stato l’abbassamento della quota stradale circostante l’intera fortezza.

Rispetto all’ante-operam, infatti, il piano di campagna è stato ribassato di circa un metro e, grazie a questo espediente, è stato possibile condurre una progettazione organica degli spazi, riuscendo a dare un maggior respiro alle maestose architetture.

Oggi il Forte Michelangelo, avendo perso la sua peculiarità di elemento difensivo, viene percepito come “semcivit1plice” monumento, e come tale deve poter essere visitato, fotografato, studiato.

Oltre ad ospitare la Capitaneria di Porto della Marina Militare, il Forte Michelangelo rappresenta uno dei più interessanti esempi di architettura difensiva del litorale laziale.

Il complesso è stato costruito sulle vestigia di un vasto edificio romano di età imperiale e alcune preesistenze sono state rese visibili e valorizzate grazie al recente intervento di riqualificazione.

Da qui anche alcune scelte progettuali relative allo studio di nuove aree ed arredi finalizzati ad esaltare la “nuova vocazione” del Forte Michelangelo.

Il progetto ha cercato di individuare percorsi, aree di riposo, di stazionamento, in modo da poter offrire nuovi punti di vista e scorci del monumento stesso.

Sono stati inseriti diversi giochi d’acqua, cascatelle, vialetti, percorsi pedonali circondati da eleganti prati all’inglese.

A 600 punti luce è stato affidato il compito di illuminare il monumento, esaltandone al meglio le caratteristiche.

Le aiuole circostanti, le palme e le siepi unitamente alle panchine offrono indubbiamente la possibilità di contemplare al meglio il Forte e, perchè no, anche nuovi punti di incontro per i cittadini ed i crocieristi che, sempre più numerosi, affollano le vie del centro tra uno scalo ed un altro.civit1.jpg7

Fulcro del nuovo intervento, l’abbattimento delle barriere tra porto e città con la creazione di un waterfront suggestivo, elemento di connessione tra due realtà da sempre divise.

Il porto storico e la Marina, infatti, hanno vissuto da sempre “vite separate”, mentre oggi l’intento è quello di operare in completa unione, facendo comunicare le parti di città, ponendole in relazione, facendo cadere, una volta per tutte, quel limite fisico che si poneva come scudo e chiusura.

 

immagini n.d.p.

12 agosto 2017    –         Riproduzione riservata

 

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