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POSATE CONCA – L’ALTO DESIGN IN TAVOLA

A Sessant’anni dalla prima produzione della linea Conca, studiata e progettata dal grande Architetto milanese Gio Ponti nel 1955,, Sambonet ne riedita la collezione.

Ponti, conosciuto non soltanto per il suo interesse e lavoro in ambito architettonico, ma anche per la ricercatezza delle forme, si dedicò, in innumerevoli occasioni, allo studio della progettazione di oggetti di uso comune e quotidiano.

Appassionato di design, la sua carriera fu costellata di opere che, ancora oggi, adornano le nostra case; basti pensare alla produzione di mobilia, illuminazione e posateria.

Il set di posate della linea Conca, ne è un valido esempio.

La serie è caratterizzata dal coltello a lama corta, dall’inconfondibile profilo obliquo, e da una forchetta a rebbi corti e leggermente concava, con manico cavo Orfevre Inox.

La serie fu prodotta nel 1955 in quattro declinazioni.

Il servizio completo, costituito da 72 pezzi consta di 12 cucchiai tavola, 12 forchette tavola, 12 coltelli tavola, 12 forchette frutta, 12 coltelli frutta e 12 cucchiaini per il the.

Il servizio pensato per sei persone è composto da 24 pezzi di cui 6 cucchiai da tavola, 6 forchette da tavola, 6 coltelli da tavola e 6 cucchiaini the.

L’architetto ampliò la linea anche con il servizio di posate espressamente pensate per il pesce, 12 forchette e 12 coltelli.

La serie Conca si completa con i 13 pezzi per il dessert.conca-servizio-72-pezzi-manico-cavo-orfevre-inox (1)

L’attenzione fu rivolta alla forma, cercata nella sua perfezione ed ergonomia, fondamenti basici per il design e per Gio Ponti.

Il coltello a lama corta, il cucchiaio, la forchetta dai rebbi corti, questi i tratti salienti da cui ricavare le dinamiche progettuali.

Già nel 1951, in occasione della IX Triennale di Milano, Gio Ponti, nel descrivere i propri progetti e opere, si soffermava a lungo su un concetto a lui estremamente caro, quello, cioè, di un lavoro fortemente razionalista.

Il razionalismo, quindi, alla base della progettazione delle posate, nelle quali l’architetto, qui in veste di designer, è giunto all’esaltazione della forma e delle peculiarità intrinseche dell’oggetto.

Partendo da questi presupposti, il noto marchio Sambonet, è riuscito a tradurre in prodotto, le teorie di Gio Ponti, in base alle quali funzionalità ed abitudini quotidiane determinano, tout court, il design di un oggetto, qualunque sia il suo impiego ultimo ed il materiale da cui è costituito.

Fondamentale diviene lo studio antropologico, nulla cioè è lasciato al caso.

Grazie a questo basilare passaggio, l’architetto-designer riesce a trovare le giuste forme per ogni elemento della propria collezione.

Se andiamo dunque ad analizzare il coltello, dedurremo che la lama corta rappresenta ciò che realmente si utilizza quando ci si appresta a tagliare, ossia la sola punta inclinata sul piatto.

Analogamente, la forchetta necessita di concavità e rebbi corti poichè, per inforchettare la porzione di cibo, si usa solo la punta mentre la forma concava ci aiuterà a raccogliere il sugo.

A sessant’anni dalla prima produzione, Sambonet torna a proporre una delle collezioni di posate più riuscite ed emblematiche della ricerca progettuale di Gio Ponti, assolutamente attuale, facendole divenire non più semplici posate, ma vere e proprie opere d’arte, a cui il tempo non può che conferire valore e pregio.

  19 giugno 2015     –         Riproduzione Vietata

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