Foto di Albrecht Fietz da Pixabay
Durezza, resistenza, praticità. Il granito è presente in gran quantità sulla crosta terrestre; rientra nella categoria delle rocce magmatiche ed è formata da feldspati, quarzo (che ne determina la brillantezza) e miche.
La sua caratteristica più famosa è ovviamente la durezza: è infatti seconda solo al diamante, pur essendo allo stesso tempo versatile e declinabile in una grande varietà di utilizzi.
Lo troviamo spesso utilizzato in cucina, nei piani cottura, ma anche nella realizzazione di piani bagno, scale, pannelli per pareti e pavimentazioni.
Perché scegliere il granito?
Spesso paragonato al marmo, ne differisce per la sua composizione a granuli e per una maggiore robustezza.
La forte resistenza a macchie, acidi e detergenti aggressivi lo rende uno dei materiali più durevoli.
Inoltre, per natura, non teme urti e abrasioni e la sua manutenzione non richiede particolari sforzi: ne consegue che, pur essendo difficile da lavorare, il granito è certamente uno dei materiali più richiesti per arredare ambienti indoor moderni e ricercati.
Data la sua resistenza alle abrasioni, è una delle scelte più convenienti per quanto riguarda la pavimentazione: le pietre naturali rendono l’ambiente ricercato e raffinato, ma allo stesso tempo naturale.
Troviamo il granito anche in arredi moderni come i pavimenti sopraelevati, utili per nascondere cavi elettrici, rendendone anche più semplice l’installazione e la manutenzione, come quelli dell’azienda Nesite, azienda attiva sul mercato da oltre 50 anni.
Non è da trascurare inoltre la resa estetica che questo materiale può offrire alla nostra casa. A seconda della composizione della pietra, che può variare e contenere una grande varietà di altri minerali (come magnetite, ortoclasio, albite e molte altre), si otterranno diverse colorazioni e texture. Il granito offre quindi una variegata scelta cromatica, adattabile alle nostre scelte stilistiche e di arredamento.
Granito, materiale naturale e riciclabile
Pur essendo un materiale naturale, quando il granito diventa scarto edile, finisce spesso destinato alla discarica e sprecato. Anche durante il ciclo produttivo, si stima che circa l’85% vada perso e finisca buttato via.
A volte non riesce neanche a raggiungere la fase di lavorazione: può capitare che una volta estratto venga ritenuto non idoneo e rimanga inutilizzato.
Data la (per fortuna) crescente attenzione delle nuove generazioni verso materiali e tecniche di lavorazione eco-friendly, ci si è interrogati su come evitare questi sprechi.
I recenti studi fanno ben sperare: ad esempio, queste rocce potrebbero essere riconvertite a componente aggiuntivo per impasti ceramici; oppure, secondo una pratica già in uso da anni, frantumate in modo da ottenere ghiaia, riutilizzata per produrre pavimenti, mescolandolo magari a cemento.
Insomma, grazie a questo materiale 100% naturale possiamo aumentare il comfort della nostra abitazione e contemporaneamente dare un tocco di eleganza, con la tranquillità di aver fatto una scelta amica dell’ambiente.