La mostra FIVE MASTERPIECES FROM A COLLECTION 1985-1995 presenta il nucleo storico delle opere degli artisti della Scuola di San Lorenzo provenienti da una prestigiosa collezione privata.
Mai apparse sul mercato e datate tutte all’interno del decennio 1985-1995, le cinque opere in mostra, museali per livello qualitativo e di importanza, propongono un significativo percorso all’interno del momento fondante, e oggi storico, di una generazione romana di artisti che nel tempo è diventata “Scuola” e che vede i suoi componenti essere ormai affermati come maestri del ”classico contemporaneo”. Ma è anche un rivolgere lo sguardo agli esordi della galleria, che con questi artisti ha dato avvio alla propria attività e con i quali tuttora intesse un proficuo rapporto di continuità.
La collezione faentina da cui le opere provengono ne custodisce molte altre di Gianni Dessì, Giuseppe Gallo, Nunzio, Piero Pizzi Cannella e Marco Tirelli, tuttavia non è un caso che siano stati scelti proprio questi cinque lavori per rappresentarla e per rappresentare al meglio questi artisti: da sempre ognuno di loro ha avuto un rapporto di condivisione diretta con questo collezionista e un ruolo attivo nella formazione della sua collezione. La qualità straordinaria delle opere in mostra riflette indubbiamente l’esistenza di questo rapporto privilegiato e la condivisione delle scelte nelle acquisizioni. La mostra FIVE MASTERPIECES FROM A COLLECTION 1985-1995 rappresenta dunque anche un omaggio all’attenzione, alla passione e alla capacità speciale di questo collezionista, a cui la OTTO Gallery è sempre stata vicina, di selezionare il meglio di ogni artista, nel suo periodo più importante e più rappresentativo.
Gli artisti della Scuola di San Lorenzo hanno saputo portare lo statuto etico della pittura – non solo il linguaggio – a vertici qualitativi ormai indiscutibili. Dimensioni, datazione e qualità dei cinque lavori fanno sì che si possano definire senza esitazioni opere da Museo. A distanza di un trentennio queste opere esprimono il livello più alto di linguaggio pittorico e scultoreo in un ambito che non è solo quello italiano, come dimostra il fatto che il mercato più attento sta oggi cercando di storicizzare questi artisti collocandoli in collezioni non solo nazionali ma anche internazionali molto rilevanti. Dopo trent’anni di attività questi artisti hanno dimostrato con le loro opere che la storia dell’arte italiana può a buon titolo annoverare una vera e propria “Nuova Scuola Romana“ che segna l’esistenza di un prima e di un dopo, come fanno tutti i momenti cardine della Storia dell’arte.
dal 19 ottobre 2019 al 10 gennaio 2020
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