“Sindrome di Stendhal” è una mostra di opere di Tommaso Cascella, Lidia Bachis e Chiara Tommasi allestita nelle tre sedi del Museo della città – civico e diocesano di Acquapendente. Curata dal direttore Andrea Alessi e promossa dal Comune di Acquapendente con i patrocini della Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per l’area metropolitana di Roma, la provincia di Viterbo e l’Etruria Meridionale e del Sistema Museale del Lago di Bolsena, aprirà i battenti il primo giugno 2019 (ore 17,30) a Palazzo Vescovile di Acquapendente (in via Roma, 85) e rimarrà fruibile fino al 31 dicembre.
Sindrome di Stendhal è il punto in cui le emozioni si incontrano con l’arte per poi tramutarsi in manifestazioni di disagio, sperdimento psichico, il respiro che manca ed il cuore che batte in maniera accelerata. Evento Perturbante lo chiamava Sigmund Freud, quel senso di irrealtà dove l’inconscio fa riaffiorare momenti o ricordi sopiti, scatenato da un’immagine evocativa di straordinaria bellezza. La Sindrome di Stendhal questo smuove.
Per questa mostra il curatore ha preso spunto dal turbamento di Stendhal per invitare gli artisti a confrontarsi con l’arte antica presente in museo.
“Per la prima volta – dichiara Alessi – verranno esposte, simultaneamente nelle nostre tre sedi, opere d’arte contemporanea create e pensate proprio per questi spazi. Nelle sale del Palazzo Vescovile, della Torre Julia de’ Jacopo e della Pinacoteca di San Francesco, Bachis, Cascella e Tommasi presenteranno alcuni loro lavori in un labirinto di fascinazioni e rimandi. Tra storia e citazione, opposti ed equilibri, gli artisti sono stati chiamati a raccontare l’esperienza sensoriale ed estetica del nostro museo. In uno scambio serrato, tra felici intuizioni e chiari riferimenti alle opere presenti negli spazi, creeranno una relazione fra antico e contemporaneo. Questo per ricordare a noi tutti che un museo, con i suoi tesori della classicità, non è semplicemente un luogo statico destinato alla polvere e all’eco dei passi di coloro che lo visitano, ma un patrimonio di bellezza, simmetria e armonia”.
Tre artisti contemporanei, con storie diverse e diversi medium espressivi, si uniscono in un confronto narrativo e stilistico.
Gli artisti di Sindrome di Stendhal
Lidia Bachis, costruisce un racconto surreale dal titolo “la Papessa”, che si contrappone al busto del pontefice Innocenzo X Pamphilj (opera scultorea di Alessandro Algardi) ospitato nel Palazzo Vescovile. Quel Papa che venne raffigurato anche da Diego Velasquez e Francis Bacon, torna per essere perseguitato dal fantasma di donna Olimpia Maidalchini.
Chiara Tommasi artista multimediale e installativa, espone “Magdala” un’opera in tre atti. In un gioco quasi metafisico i capelli diventano il filo conduttore della sua indagine: uno specchio, una treccia, una donna inginocchiata, ci trascineranno tra la preghiera e il dolore, l’estasi e la bellezza.
Tommaso Cascella ne “la ruota dei giorni”, infine, reinterpreterà la grande tradizione acquesiana della ceramica in chiave contemporanea. Ma non solo, altri manufatti pittorici e scultorei conferiranno una nuova veste estetica alla struttura, in un raffinatissimo e rispettoso tentativo di dialogo con i testi più significativi del Museo. (foto in copertina)
Al termine dell’inaugurazione, seguirà un aperitivo a cura del ristorante stellato La Parolina di Iside de Cesare.
Per info e prenotazioni:
Opening 1° giugno ore 17,30
(Palazzo Vescovile in via Roma, 85).
tel. (+39) 0763 730065 (dal martedì alla domenica mattina)
mobile: 388.8568841
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